Castel Volturno, scoperto l’asilo del terrore: bambini picchiati e torturati

Scoperto a Castel Volturno l’asilo del terrore. Al suo interno i bambini venivano picchiati e torturati con il peperoncino. 

Castel Volturno
Nel casertano l’asilo del terrore (via Pixabay)

Terribile scoperta a Castel Volturno, dove le forze dell’ordine hanno chiuso un asilo abusivo gestito da una moglie ed un marito. I due, originari del Ghana, sono stati presi in arresto per violenze sui bambini che accudivano. I bimbi all’interno della struttura venivano picchiati e torturati con mazze di ferro, ma non solo. Infatti i due utilizzavano anche il peperoncino tra occhi e natiche e li costringevano a stare nudi ed al buio.

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Ad intervenire nel casertano ci ha pensato una squadra mobile della Polizia di Stato. I due aggressori, pur di mettere in riga i bambini utilizzavano maniere forti. Un vero e proprio asilo-lager. La scuola abusiva si trovava in un appartamento. Inoltre i due presunti ‘proprietari’ facevano anche pagare una retta a tutti i frequentatori. Andiamo quindi a vedere la scoperta della polizia, da due mesi sulle tracce dei due.

Castel Volturno, l’operazione della Polizia: la scoperta nell’appartamento

Castel Volturno
L’operazione dellla polizia nella provincia di Caserta (Getty Images)

Questa mattina la Squadra Mobile di Caserta, guidata dal dirigente Davide Corazzini, ha eseguito un blitz all’interno dell’appartamento. Inoltre al momento del blitz, all’interno dell’edificio c’erano 11 minorenni nigeriani. Sotto il pagamento della retta, infatti, i due proprietari garantivano ai ragazzini vitto e alloggio. Solamente con un controllo intenso, i carabinieri hanno scoperto che il luogo era teatro di vessazioni e torture.

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Stando al verbale degli agenti, i bambini venivano: asciati senza acqua e cibo, spogliati e chiusi in stanze al buio e prive di riscaldamento, picchiati con mazze di ferro e bastoni. Ma non solo i due proprietari dello stabilimento spezzavano le unghie e torturavano i ragazzini con peperoncino tra occhi e natiche. Adesso la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto gli arresti domiciliari per i due cittadini ghanesi di 35 anni. Inoltre marito e moglie erano entrambi sprovvisti di permesso di soggiorno.

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