Scuola, ministro Bianchi sul rientro: “Puntiamo al vaccino per 12-16 anni”

Il ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi, parla del rientro a scuola puntando tutto sulle vaccinazioni per la fascia dai 12 ai 16 anni: le sue parole.

Scuola Bianchi rientro
Le parole del Ministro dell’Istruzione (Getty Images)

E’ in deciso miglioramento la situazione pandemica in Italia. Per questo motivo si sinizia a pensare anche al regolare rientro a scuola degli studenti, con Patrizio Bianchi che dice la sua sul caldo tema. Il ministro dell’Istruzione, infatti, ritiene una delle priorità è il ritorno in aula di studenti e professori. Proprio a questi ultimi sarà garantito il posto a partire dal primo giorno di settembre.

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Mentre sul rientro in classe in piena estate, Bianchi ha ricordato: “Oltre 5.800 istituti tra scuole statali e paritarie hanno presentato progetti per ricevere le risorse Pon” – ha continuato – “Le domande si chiudevano ieri. Mi sembra un bel segnale. Per il Piano estate le scuole dispongono anche dei 150 milioni del decreto Sostegni“. Sul mese di settembre, invece, il Governo sta cercando di lavorare in massima sicurezza.

Scuola, Bianchi sul rientro: “Lavoriamo con Regioni, Provincia e Comuni”

Scuola rientro Bianchi
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi (Getty Images)

Per rientrare nelle aule in massima sicurezza il Governo sta lavorando con Regioni, Province e Comuni. Inoltre Patrizio Bianchi ha apprezzato tantissimo la proposta della Regione Lazio di vaccinare subito la fascia dai 12 ai 16 anni, con gli studenti che così completeranno il ciclo vaccinale già prime delle date di inizio scuola. Ma il piano del Governo riguarda anche i professori, che dal 1° settembre avranno il proprio posto.

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Inoltre nel nuovo decreto sostegni è presente un piano di assunzioni da 70mila posti per coprire le cattedre vacanti. Potranno ricevere il posto chiunque abbia vinto i precedenti concorsi. Ma non solo, il Governo approverà anche nuovi concorsi a cattedra. Infine Bianchi ha concluso affermando: “Non è stata un’alternativa alla presenza ma un’alternativa all’assenza“. Quindi Bianchi conclude affermando che anche in futuro potrebbe essere usata la tecnologia.

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