Maradona, svolta nelle indagini: nuova accusa per i responsabili

Continuano le indagini sulla morte di Diego Armando Maradona, con gli inquirenti che rivolgono una nuova accusa agli indagati: tutte le novità.

Maradona accusa
Non si fermano le indagini sulla morte del Pibe de Oro (Getty Images)

Si aggrava la posizione dei responsabili della morte di Diego Armando Maradona, con una nuova accusa da parte degli inquirenti. Infatti la giustizia argentina aggrava la posizione delle sette persone coinvolte nel decesso del Pibe de Oro. I giudici hanno trasformato l’accusa da omicidio doloso a omicidio. Con l’eventuale dolo i responsabili adesso rischiano dagli 8 ai 25 anni. Inoltre per gli imputati c’è il divieto di andare all’estero.

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Gli accusati dovranno presentarsi in aula il prossimo il prossimo 31 maggio e successivamente anche il 14 giugno. Secondo l’accusa, infatti, Diego Armando Maradona sarebbe stato lasciato solo a sè stesso negli ultimi giorni di vita. Infatti il medico personale, Leopoldo Luque, non avrebbe fatto niente per salvargli la vita. Andiamo quindi a vedere i nomi nel mirino della giustizia argentina.

Maradona, l’accusa agli indagati è di ‘omicidio’: cosa sta succedendo

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Leopoldo Luque, medico del Pibe de Oro (Instagram: doctor.luque)

Nel mirino della giustizia c’è specialmente il medico di base Leopoldo Luque. Infatti proprio quest ultimo non avrebbe fatto niente per salvare il Pibe de Oro. Sotto accusa anche la psichiatra di Maradona, Augustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, gli infermieri Dahiana Madrid, Nancy Forlini e Ricardo Almiron.

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Nancy Forlini, infatti, era responsabile della compagnia assicurativa che si occupava dell’assistenza domiciliare del campione argentino. Sul taccuino degli inquirenti c’è anche Mariano Perroni, che aveva il ruolo di coordinare gli infermieri nella casa del Pibe de Oro a Tigre. Tutti i responsabili sono accusati di non aver agito mentre Maradona stava per morire. La giustizia argentina, così, potrebbe confermare le accuse durante la prossima udienza del 31 maggio.

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