Migranti, ancora una strage: 50 morti a largo della Libia

Migranti, secondo naufragio in meno di dieci giorni non lontano dalla coste libiche. La denuncia: “Alcuni sono stati portati in galera”

MIGRANTI
Migranti in mare (Foto: Twitter Open Arms)

Sarebbero circa cinquanta le persone morte in mare nella nuova e triste strage del mediterraneo. Un barcone si è capovolto nelle acque libiche, non lontano da al Zawiya. Lo riferisce la Mezza Luna Libica.

A Vieste, in provincia di Foggia, la Guardia di Finanza ha intercettato una barca a vela battente bandiera bulgara con a bordo 35 persone, tutte di cittadinanza afghana. I migranti stanno tutti bene ma sono al vaglio degli inquirenti la posizione di due scafisti ucraini.

L’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, ha invece fatto sapere che ieri 95 migrati alla deriva sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera libica e riportati a Tripoli questa notte. L’organizzazione si è occupata di fornire loro assistenza con cibo e coperte. Con l’apprestarsi della bella stagione sono subito ripresi i disperati tentativi di centinaia di persone di raggiungere le coste europee e la scorsa notte c’è stato uno sbarco in Puglia.

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Mediterraneo
Migranti in mare (Getty Images)

L’operazione di riporto dei migranti in Libia dal mare secondo l’Unhcr non ha il fine di salvare vite umane ma di imprigionare le persone che hanno provato a lasciare il paese. Lo denuncia il portavoce dell’agenzia dell’Onu, Tarik Arga, che ha affermato che 700 persone negli ultimi giorni sono state intercettate in mare per essere rinchiuse in carcere.

Tarik Arga ha dichiarato che per fermare le stragi in mare e il traffico di esseri umani e necessario mettere in campo strumenti legali per poter lasciare il paese.

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Solo la settimana scorsa c’è stata un’altra strage. La Ocean Viking aveva dato notizia del naufrago di un’imbarcazione con a bordo 100 persone denunciato che avevano avvisato le autorità europee e libiche che i migranti erano in pericolo ma nessuno è intervenuto. Anche altre organizzazioni umanitarie avevano fatto la stessa denuncia e un aereo di Frontex aveva anche ritrovato il relitto dell’imbarcazione il giorno dopo ma senza alcun superstite.

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