San Gennaro, il miracolo non si compie per la seconda volta consecutiva

Dopo quanto avvenuto a dicembre, il sangue di San Gennaro non si è sciolto per la seconda volta. Un episodio che ricorda un triste precedente.

San Gennaro
Brutte notizie per i devoti del santo (via web)

I devoti di San Gennaro sono rimasti delusi per la seconda volta. Giàil 16 dicembre del 2020 il sangue del patrono della città di Napoli non si era sciolto. E stavolta è ricapitato, con molti che ricollegano la situazione a conseguenze nefaste o comunque negative.

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E’ l’abate della Cappella del Tesoro, Vincenzo De Gregorio, ad ufficializzare che il prodigio non ha avuto luogo. Il secondo miracolo dovrebbe avvennire nel sabato che precede la prima domenica di maggio, come previsto dalla tradizione del rito.

San Gennaro, il vescovo invita alla preghiera

San Gennaro
L’arcivescovo di Napoli invita alla preghiera (via web)

Era presente anche l’arcivescovo Domenico Battaglia, subentrato recentemente a Crescenzio Sepe. Il prelato ha estratto la reliquia per la prima volta da quando è stato nominato. Ammonendo anche i fedeli sulla sacralità delle spoglie del santo.

Per Battaglia infatti il non scioglimento del sangue non è fondamentale . Ciò che conta è il simbolismo legato alla sua importanza. Come infatti Cristo ha donato il suo sangue per la salvezza dei fedeli, così quello del santo rimanda al sacrificio. Che viene ricordato nel mistero pasquale.

La storia del sangue attraversa i secoli

Il miracolo della liquefazione del sangue del patrono di Napoli ha origini antichissime. Alcuni datano il primo episodio addirittura ai tempi di Costantino, quando il vescovo Severo trasferì le spoglie nella città partenopea.

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Sebbene venga chiamato miracolo, la Chiesa non lo ritiene tale, definendolo piuttosto come prodigio. Tuttavia ne approva la venerazione popolare, che avviene in tre momenti precisi dell’anno: 19 settembre, 16 dicembre e il primo sabato di maggio. I fedeli potranno comunque recarsi in cattedrale dal 2 al 9 maggio. Dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19 potranno venerare le reliquie. La messa sarà invece celebrata alle 9, 10 e 12 nei giorni feriali oltre che alle 18 nei festivi.

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