Napoli, altro rinvio per i treni della Linea 1 della metro

La città di Napoli attende ancora l’entrata in servizio dei nuovi convogli. Che al momento slitta ad arrivare.

Napoli metro
Ancora ritardi sull’arrivo dei nuovi treni (via web)

Slitta ancora l’entrata in servizio dei treni della Linea 1 della metropolitana di Napoli. La città flegrea sperava di vedere i convoglio in servizio in questi mesi. Cosa che nei fatti non si è verificata per il susseguirsi di numerosi impedimento.

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Al momento ci sono ancora i vecchi convogli a supportare il traffico dei pendolari nella città. I quali hanno già subito in questi giorni notevoli disservizi, oltre a doversi spostare in ossequio alle normative Covid-19 con le conseguenti limitazioni.

Napoli, a che punto sono i nuovi treni

La rinascita del trasporto sulla Linea 1 doveva avvenire lo scorso anno, con la consegna del primo dei 19 treni da parte dell’azienda Caf di Bilbao all’ANM. Successivamente sono arrivati altri due convogli via nave, in attesa di essere collaudati sulla linea ferroviaria.

Il sindaco De Magistris aveva chiesto l’entrata in vigore dei treni ad ottobre 2020. Data poi spostata e giustificata dalla imprevedibile ondata di coronavirus, che ha rallentato i lavori. Rinviando quindi il primo viaggio ufficiale.

Sorge anche un rimpallo di responsabilità

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Ancora da chiarire le cause e la responsabilità (via web)

A febbraio il vicesindaco, Carmine Piscopo, aveva annunciato per Aprile la loro entrata in funzione. Definendola anche come un impegno per la città. Cosa che però non è avvenuta, generando anche un increscioso rimpallo di responsabilità.Secondo i vertici dell’ANM, infatti, il rinvio deriverebbe da un organo interno al Ministero dei Trasporti incaricato del collaudo dei nuovi convogli.

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Tuttavia voci interne alla stessa azienda racconterebbero una storia ben diversa. Sarebbero emersi infatti dei problemi importanti sulla rete delle infrastrutture e sul loro adeguamento. Il che avrebbe fatto slittare i piani programmati mesi fa. Con la conseguenza che la riduzione dei vecchi convogli, necessaria per testare i nuovi, non ha portato a nessun risultato. Nel frattempo i primi, risalenti agli anni 90, continuano a svolgere il regolare servizio.

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