Barcellona, arrestato l’ex presidente Josep Maria Bartomeu

Barcellona, manette per Bartomeu e altri due ex dirigenti: nel mirino manovra finanziarie e piani per screditare Messi e Piqué

barcellona Josep Maria Bartomeu
L’ex presidente del club Josep Maria Bartomeu (Getty Images)

Questa mattina Josep Maria Bartomeu, ex presidente del Barcellona calcio, è stato arrestato dalla Mossos d’Esquadra, la polizia regionale della Catalogna, dopo la perquisizione presso la sede della società nell’ambito dell’operazione Barçagate.

Secondo l’accusa il management di Bartomeu si era affidato a una società che creava contenuti sul web per diffamare le persone che criticavano la gestione del club. Il nome della società è I3 Ventures e tra le persone da screditare ci sarebbero anche i calciatori della propria rosa come come Gerard Piqué o Lionel Messi.

Il campione argentino sarebbe stato attaccato via social in particolare nel periodo in cui il rinnovo di contratto con il club era in bilico mentre per quanto riguarda Piqué venivano gettate ombre sul suo operato da imprenditore e gli affari con la Coppa Davis.

Oltre a Bartomeu sono stati arrestati anche Òscar Grau e Romà Gómez Ponti: il primo era CEO e il secondo ricopriva il ruolo di direttore del dipartimento legale negli anni della sua presidenza.

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Barcellona, cos’è lo scandalo Barçagate

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Piqeué e Messi (Getty Images)

Lo scandalo è emerso qualche settimana fa dopo l’inchiesta giornalistica del Cadena Ser. Al centro le manovre finanziarie del club guidata da Josep Maria Bartomeu dal gennaio 2014 all’ottobre 2020 per pagare la società I3 Ventures. Questa lavora nel mondo della comunicazione e dei social, possedendo tantissimi profili Facebook e Twitter.

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Sarebbero varie le irregolarità commesse secondo l’accusa. Oltre al piano per screditare i calciatori critici verso la società, ci sarebbero spese con sovraprezzi molto gonfiati. La nuova bufera si scatena a pochi giorni dall’elezioni del nuovo presidente. Proprio domenica prossima si dovrà scegliere tra tre candidati: Joan Laporta, Víctor Font e Antoni Freixa.

 

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