Nuovo Dpcm, novità per parrucchieri e teatri: cosa cambia

Nuovo Dpcm dal 6 marzo al 6 aprile: nella bozza prevista l’apertura di barbieri e teatri. Resta il coprifuoco

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Il ministro della Salute Roberto Speranza qualche giorno fa in Parlamento aveva annunciato che il prossimo Dpcm sarà valido fino al 6 aprile, ossia il giorno del Lunedì di Pasqua. Il governo sta ancora lavorando sui contenuti, cosa si potrà fare e cosa no.

Una bozza, però, è già nota. Tra le attività sospese inerenti i “servizi alla persona” non ci sono barbieri e parrucchieri. Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca, la fascia meno rischio e più vicina all’uscita dall’emergenza.

Si va invece verso la riapertura di cinema e teatri. Ieri il Comitato Tecnico Scientifico ha dato parere positivo ma ponendo dei paletti: obbligo di mascherine per gli spettatori (chirurgiche, non quelle di stoffa), e capienza del 25% del totale per un massimo di 200 posti nei luoghi chiusi e 400 in quelli all’aperto.

Il Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini ha anche indicato una data per la riapertura: il 27 marzo, Giornata Mondiale del Teatro, ma per l’ufficialità bisogna attendere il via libero definitivo del Dpcm.

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Nuovo Dpcm, cosa prevede per scuola e ristoranti

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Nel capitolo scuola la bozza del Dpcm ha indicato alle Regioni le lezioni in presenza per le scuole dell’infanzia, elementari e medie mentre per le superiori si va dal 50% al 75% di alunni in presenza, in resta seguirà le lezioni a distanza. Proprio ieri il governatore campano De Luca aveva annunciato la chiusura per ogni ordine e grado, riportando anche le medie e le superiori in Dad.

Per quanto riguarda i ristoranti (giornata calda ieri a Napoli con le proteste all’esterno del palazzo della Regione e sul lungomare), resta la chiusura serale. Asporto consentito dalle 18 alle 22 e consegna senza limiti.

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Resta in vigore anche il coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo le note e comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità. Il nuovo Dpcm durerà un mese: dal 6 marzo (il 5 scade quello ora in vigore) fino al 6. Per il secondo anno consecutivo quindi le festività di Pasqua avverranno con le restrizioni anti-Covid.

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