Sanremo, auguri al Festival che oggi compie settant’anni

Sanremo, il 29 gennaio 1951 la prima edizione. Una storia ininterrotta che ha accompagnato generazioni di italiani

Sanremo
Nilla Pizzi al primo Festival di Sanremo, 1951 (foto wikipedia)

29 gennaio 1951. La radio trasmette dal salone delle feste del Casinò di Sanremo, in provincia di Imperia, la prima edizione del Festival della canzone italiana. Bisognerà attendere la quarta edizione prima che alcuni italiani possano godersi lo spettacolo in tv. Alcuni italiani, non tutti, perché il televisore non è ancora uno strumento alla portata di tutte le tasche.

Nel corso dei decenni il Festival non è stato solo l’evento musicale dell’anno ma il momento del paese perché specchio di una nazione dal dopoguerra fino a diventare una delle più grandi potenze mondiale. Un paese in continuo cambiamento e di riflesso anche il Festival

La censura, i presentatori politicamente corretti, i costumi, ma tutto accompagnato dalla musica che spesso è andata in secondo piano. Frasi di testi e melodie che sono entrati nel lessico italiano, da “volare, cantare” di Domenico Modugno ai grandi flop del Festival con canzoni sgradite dalla giuria ma poi hanno avuto un grande successo di pubblico. È il caso di Donne di un giovane Zucchero, classificatosi all’ultimo posto.

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Sanremo, Pippo Baudo re dei conduttori e la cronaca nera del 1967

Un evento nazional-popolare con le sigle storiche, i fuori programmi, le polemiche, gli scandali e i fatti di cronaca come il suicidio di Luigi Tengo nel 1967 nel camerino del teatro.

Nunzio Filogamo fu il primo conduttore e Nilla Pizzi con Grazie dei fiori la prima vincitrice. Il record delle conduzioni è detenuto da Pippo Baudo, ben 13, seguito dal compianto Mike Buongiorno che arrivò a 11.

Il 1977 è uno spartiacque con i cantanti che si esibiscono all’Ariston. Proprio i conduttori hanno sempre rivestito un ruolo importante perché arrivare all’Ariston è un’ambizione di tutti e tale figura, più che i cantanti in gara, è indice del gradimento della kermesse.

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E da lì sono passati i più grandi e popolari, da Raimondo Vianello alla Carrà, dalla Ventura a Baglioni e Amadeus, alle prese oggi con i problemi e le polemiche sulla presenza del pubblico e l’emergenza sanitaria.

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