Covid, dossier Servizi segreti a Conte: “Dati sottostimati, sono di più”

Covid, secondo i nostri Servizi segreti i dati in realtà sarebbero il 40-50% in più. Informativa sulla scrivania del presidente dimissionario

Covid servizi segreti
Getty Images

Nel pieno di una crisi politica-istituzionali con un Presidente del Consiglio dimissionario e le consultazioni in corso, Repubblica rende noto un’importante notizia che riguarda l’altra grande crisi in corso.

Sulla scrivania del premier dimissionario è arrivata una lunga informativa degli apparati di intelligence secondo la quale i dati che quotidianamente vengo forniti non sono esatti. I contagi sarebbero molti di più, circa il 40-50%.

Secondo l’articolo di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci sarebbe falsato anche il tasso di positività perché vengono calcolati anche i test effettuati per accertare l’avvenuta guarigione.

L’analisi dei Servizi e il documento redatto hanno il fine di informare l’esecutivo sulla reale situazione delle cose ed essere prudenti con le riaperture.

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Covid, dossier Servizi. Iss: “Sottostima possibile”

Secondo l’articolo il motivo reale di questi dati falsati è legata alla questione del numero dei tamponi effettuati. Fin dalla prime settimane della pandemia fu chiaro che il numero dei positivi giornalieri oscillava in base a quello dei tamponi effettuati.

Il calo dei tamponi effettuati è reale da metà novembre secondo la nostra intelligence e pertanto. Per questo motivo la curva dei contagi non sta calando a differenza di quello che sembra. Un consiglio dei Servizi è di non calcolare i tamponi che confermano la guarigione ma solo quelli “di prima diagnosi fotografano la reale situazione epidemiologica, e a partire da metà novembre abbiamo visto un brusco calo di questa tipologia”.

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Anche se il numero dei posti occupati in terapia intensiva resta stabile, ciò non significa che lo sia anche quello dei positivi. L’Istituto Superiore di Sanità ha inoltre confermato che quanto sostengono i Servizi è possibile. Paola Stefanelli, direttrice del Reparto Malattie Prevenibili da vaccino – ISS, a Radio Anch’io su Radio Uno ha detto che nei sistemi di sorveglianza “spesso c’è una quota che può essere sottostimata”.

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