Vaccino, Burioni fiducioso: “Da Israele segnali incoraggianti su efficacia”

Il noto virologo Roberto Burioni manda segnali positivi sull’efficacia del vaccino. Prendendo in analisi i numeri di Israele, il siero sembra funzionare.

vaccino Burioni
Le parole del virologo italiano (Getty Images)

Iniziano a spuntare i primi dati sul vaccino contro il Covid, con il virologo Roberto Burioni che ha pubblicato i primi dati sul suo portale “Medical Facts“. Infatti attraverso il proprio sito, Burioni afferma che il siero di Pfizer offrirebbe protezione completa dopo 28 giorni dalla prima dose e 7 dalla seconda. Tempi un pelo più lunghi per il siero di Moderna, pronto a garantire l’immunità dopo appena 35 giorni.

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Ovviamente il paese preso in esame è l’Israele, visto che ad oggi è il paese più in avanti con le vaccinazioni. Osservando i dati del paese, quindi, il virologo ha deciso di tirare le prime somme. Ovviamente Burioni ha specificato che questi dati non sono conclusivi, ma parziali e incompleti. Nonostante ciò, però, i numeri che ne escono fuori sono a dir poco incoraggianti. Roberto Burioni ha poi lodato l’impegno del paese, definendolo un laboratorio a cielo aperto.

Il dato studiato da Burioni riguarda soprattutto quello dei sanitari israeliani. Infatti le vaccinazioni in Israele sono iniziate il 20 dicembre, per cui qualcuno di questa categoria potrebbe aver già raggiunto l’immunità parziale. Andiamo quindi a vedere tutti i dati del grafico postati dal virologo.

Vaccino, Burioni mostra il grafico: “Sieri Pfizer e Moderna efficaci e sicuri”

Vaccino Burioni
Il famoso virologo sui sieri di Pfizer e Moderna (via Twitter)

Sul suo portale Medical Facts, Roberto Burioni ha postato un grafico con i casi registrati ogni giorno in Israele e le giornate di lavoro perse dai medici. Durante la prima ondata le due curve vanno insieme, mentre nella seconda sono ben separate. Il virologo ha specificato che la correlazione non significa rapporto di causa-effetto, ma nonostante ciò si può pensare che la distinzione tra le due linee è dovuta anche all’efficacia del vaccino.

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Burioni ha ribadito che gli studi clinici hanno rivelato la grandissima efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna diretti contro Covid-19. Inoltre a dimostrare ulteriormente l’immunizzazione con il siero sono le milioni di dosi somministrate. Le reazioni gravi infatti sono state pochissime, solamente sei per un milione di dosi. Inoltre i sei casi riportati non hanno permesso di riportare effetti permanenti.

Adesso resta da avere la certezza sul tempo che impiega il siero per garantire l’immunità. Inoltre dagli studi clinici sembrebbe che una prima dose potrebbe garantire l’immunizzazione anche dopo 12-15 giorni, dati strabilianti per la velocità con cui è stato ottenuto il vaccino.

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