Covid, preoccupa la variante sudafricana: la rivelazione di uno studio

Continua l’emergenza Covid-19 nel mondo, con la variante sudafricana che preoccupa particolarmente. Uno studio rivela la possibilità di contagiarsi di nuovo.

Covid Variante sudafricana
La variante sudafricana preoccupa il mondo intero (Getty Images)

L’emergenza Coronavirus nel mondo non si arresta, con gli esperti virologi che sono preoccupati soprattutto delle varianti che girano per il mondo, tra cui quella inglese e quella sudafricana. Infatti le due varianti sarebbero maggiormente trasmissibili, con quella inglese che è già apparsa in 60 paesi, mentre invece uno studio ha fatto delle attente ricerche su quella spuntata nel continente africano.

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Stando ai ricercatori la variante del coronavirus individuata in Sudafrica pone “un rischio significativo di contagiarsi nuovamente“. Questo fa crescere forti dubbi anche sull’efficace del vaccino nel combatterla. Una differenza importante rispetto a quella britannica, visto che ad oggi il siero contro alla variante spuntata in Gran Bretagna sembra funzionare. Andiamo quindi a vedere le osservazioni dei ricercatori sulla mutazione del virus spuntata in Sud Africa.

Covid, la variante sudafricana preoccupa: lo studio dei ricercatori

Varaiante Covid sudafricana
Lo studio sulle strutture del nuovo Covid (Getty Images)

I ricercatori sudafricani hanno così testato la variante locale (501Y.V2). Per procedere con lo studio, i ricercatori hanno deciso di estrarre il plasma sanguigno ottenuto da pazienti guariti dal coronavirus. La scoperta fatta dagli scienziati però crea non pochi timori, visto che appare resistente agli anticorpi neutralizzanti accumulati da una precedente infezione. Per questo motivo c’è il bisogno di ulteriori studi per sottolineare la necessità di conoscere la vera risposta immunitaria.

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Così lo studio sottolinea che seppur molte persone nel mondo, che hanno contratto il virus, sono riuscite a creare una sorta di studio contro il Covid, questa difesa non sarebbe comunque efficace contro la variante sudafricana. Per questo motivo si giunge alla conclusione che la nuova variante 501Y.V2 mette a serio rischio di un nuovo contagio. Lo studio adesso passa all’efficacia del vaccino su questa nuova variante, nella speranza che risulti efficace come in quella britannica.

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