Sanremo, confermate le date: resta l’enigma sulla sala stampa

Il Festival di Sanremo si farà, con l’organizzazione che ha confermato le date dal 2 al 6 marzo. Resta da decidere come organizzare la sala stampa.

Sanremo date
Manca poco alla 71esima edizione del Festival della canzone (Getty Images)

Il Festival di Sanremo conferma le date in cui si svolgerà l’evento, che andrà in onda dal 2 al 6 marzo. L’ipotesi di un nuovo slittamento appare allontanarsi, anche perchè manca poco più di un mese dall’inizio del festival canoro, La grande incertezza però è proprio l’andamento dei contagi in Italia, infatti una terza ondata metterebbe nuovamente a repentaglio il regolare svolgimento del festival.

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Inoltre resta da decidere come organizzare la sala stampa. Infatti con molte probabilità ci saranno delle conferenze stampa virtuali, così come accade in ambito sportivo. Ad oggi, tutte le ipotesi presentate dalla Rai per una possibile sala stampa in presenza presentano troppi pericoli. Inoltre la situazione causata dalla pandemia potrebbe esporre i giornalisti a non pochi problemi per quanto riguarda l’adempiere al proprio lavoro. Andiamo quindi a vedere i tre escamotage ideati dalla Rai per permettere l’ingresso ai giornalisti.

Sanremo, decise le date: resta da decidere sulla sala stampa

Seppur le date del Festival siano state decise, l’organizzazione di Sanremo sta decidendo come far svolgere le varie conferenze stampa. Infatti sono state formulate tre ipotesi, ma tutte giudicate molto rischiose. Andiamo a vedere le tre soluzioni suggerite dalla Rai:

  • Sala stampa in presenza: Implicherebbe comunque il rispetto delle norme anti-Covid, con la presenza di solamente 150-200 giornalisti. Questa soluzione è la più rischiosa ed infatti tutti i giornalisti accreditati dovrebbero sottoporsi ogni giorno al tampone.
  • La Sala Stampa al PalaFiori per sole tre ore: Questa è la soluzione intermedia, dove i giornalisti possono fare ingresso nella sala stampa solamente tre ore al giorno, seguendo il Festival da Casa o dall’albergo. Anche questa soluzione, però, è rischiosa e dovrebbero comunque essere messe in atto le norme di sicurezza.
  • Soluzione più drastica: Questa è la soluzione più “sicura” e permetterebbe l’accesso alla Sala Stamp a solamente 20-30 giornalisti d’elite. Però questa soluzione scatenerebbe l’ira di tutti coloro che non verranno accreditati dalla Rai.

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Proprio perchè le tre soluzioni non sono apprezzate, con molte probabilità si opterà per una sala stampa virtuale. Oltre alla sala stampa virtuale, la Rai potrebbe concedere delle question time in onda con interazione dei giornalisti da remoto. Inoltre ai giornalisti potrebbe essere concesso di accedere alle prove di alcuni artisti. Ma l’organizzazione proverà di tutto pur di non assistere ad un festival senza stampa. La cosa certà però è che il teatro Ariston sarà off limits. Il tutto per tutelare gli artisti, creando una sorta di “bolla” in stile NBA.

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