Usa, Ocasio-Cortez ammette: “Il 6 gennaio ho avuto paura di morire”

Torna a parlare sugli scontri del 6 gennaio in Usa, la democratica Ocasio-Cortez. L’esponente radicale ammette di aver avuto paura di essere uccisa.

Usa Ocasio Cortez
La testimonianza della radicale democratica (Getty Images)

Gli scontri dello scorso 6 gennaio al Congresso americano continuano a far discutere, con la discussione estesa specialmente da chi è stato coinvolto dalla rivolta dei sostenitori di Trump. Tra chi è rimasta maggiormente colpita dal “colpo”, c’è Alexandria Ocasio Cortez. L’esponente radicale dei democratici ha temuto per la sua incolumità. Infatti la Ocasio Cortez ha affermatodi aver avuto un “incontro ravvicinato”, temendo di morire.

POTREBBE INTERESSARTI >>> Usa, Pelosi impone il metal detector in Aula: repubblicani protestano

La confessione è arrivata durante una diretta su Instagram. Infatti la democratica ha affermato: “Mercoledì è stato un evento estremamente traumatico“. La stessa Cortez ha poi aggiunto di non esagerare quando afferma che molti membri della Camera sono stati vicini ad essere assassinati. Un evento che ha indubbiamente segnato la storia americana. Infatti non si era mai assistito ad una violenza del genere. Proprio a causa degli scontri, adesso, Trump rischia l’impeachment.

Usa, la testimonianza Ocasio-Cortez: paura per i simpatizzanti di QAnon e dei suprematisti bianchi

Usa Ocasio-Cortez
Scene di scontri dinanzi al Congresso lo scorso 6 gennaio (Getty Images)

La situazione del 6 gennaio, come detto era inedita. Infatti non era mai successa una rivolta popolare contro un palazzo degli Usa. Inoltre in seguito agli scontri sono state ben 5 le persone che hanno perso la vita. Ma anche gli stessi esponenti politici hanno rischiato di rimetterci la pelle. Sempre durante la diretta Instagram, la Ocasio-Cortez ha affermato il suo timore nei confronti dei colleghi simpatizzanti di QAnon e dei suprematisti bianchi.

POTREBBE INTERESSARTI >>> Donald Trump sospeso da Youtube per una settimana: il motivo

La paura più grande era un possibile ferimento o addirittura un colpo mortale, visto che l’ira era tanta e la situazione, inizialmente, non ha trovato nemmeno l’opposizione della polizia. Una situazione che ha trovato un escalation di violenza, anche grazie al comportamento di alcuni repubblicani. Infatti una rappresentante repubblicana, Lauren Boebert, su Twitter aveva indicato ai manifestanti dove si trovasse la speaker Nancy Pelosi.

Impostazioni privacy