Vaccino, troppi rifiuti: il governo pensa di renderlo obbligatorio

Vaccino, si riapre il dibattito sull’obbligatorietà dopo i rifiuti nelle Rsa al Nord. Sottosegretaria Zampa lo vorrebbe per gli insegnanti

vaccino
Il farmaco di Moderna potrebbe arrivare a breve (Getty Images)

Al Ministero della Salute risulta che circa il 70% del personale abbia dato adesione al vaccino, dati son forniti dalla Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa in un’intervista a Repubblica. Percentuale che può sembrare alta ma per chi lavora con i pubblico è invece bassa. Per questo il governo starebbe pensando di rendere obbligatorio il vaccino, almeno per alcune categorie.

Chi lavora nel pubblico e a contatto con il pubblico ha una responsabilità maggiore“, ha detto. Già prima del V-Day di ieri buona parte del personale delle Rsa del Nord Italia aveva mostrato contrarietà al vaccino. Zampa però non si riferisce solo al personale sanitario ma anche alla scuola, nei luoghi di lavoro dove c’è maggiore affluenza di persone. Si pensa che si potrebbe mettere come precondizione nel contratto di lavoro la vaccinazione degli insegnanti.

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Vaccino, obbligo come precondizione per il contratto a scuola

La mia intervista sull’edizione odierna del quotidiano ‘la Repubblica’.

Pubblicato da Sandra Zampa su Domenica 27 dicembre 2020

La Sottosegretaria alla Salute fa un esempio coni vaccini in età scolastica. Sono stati resi obbligatori per poter ammettere i bambini la scuola, la stessa cosa potrebbe avvenire per i docenti,  “è una questione di buon senso”.

Si riapre dunque il dibattito sull’obbligatorietà dei vaccino dopo appena un giorno dalla prima iniezioni del tutto simboliche e che hanno anche scatenato delle polemiche come sulla questione del presidente campano De Luca e c’è stato anche l’intervento della stessa Zampa.

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Sul rifiuto degli operatori delle Rsa private la Sottosegretaria si è detta convinta che alla fine cambieranno idee per la sicurezza dei loro ospiti. Sulla stessa falsariga il governatore del Veneto Luca Zaia che in un’intervista al Corriere della Sera si è detto favorevole al passaporto sanitario per accedere in alcuni luoghi.

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