Piemonte zona rossa, Cirio: “Il Governo spieghi la logica delle scelte”

Piemonte zona rossa, il presidente Cirio non ci sta e chiede spiegazioni al Governo: “L’indice Rt non è stato preso in considerazione!”.

Piemonte zona rossa
(Getty Images)

Il nuovo Dpcm firmato ed illustrato ieri sera in conferenza stampa dal Premier Giuseppe Conte divide l’Italia secondo tre livelli di criticità dovuto al contagio coronavirus. Zona gialla, zona arancione e zona rossa. In quest’ultima area, quella con criticità maggiore stando ai 21 parametri individuati dal Governo e dal Comitato tecnico scientifico, sono collocate quattro Regioni: Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta. Una decisione che il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha definito uno schiaffo a tutti i lombardi e che non ha trovato buona accoglienza neanche in Piemonte.

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Piemonte zona rossa, lo sfogo del governatore

Piemonte zona rossa
Torino (Getty Images)

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha pubblicato questa mattina un lungo post su Facebook per chiedere chiarimenti al Governo. Il governatore ha rivelato di non aver dormito questa notte, passata a “rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili”.  Secondo il presidente della Regione, infatti, il Governo ha assunto queste ultime decisioni sulla base di dati vecchi di almeno 10 giorni. L’indice di contagio Rt in Piemonte decretata zona rossa – afferma Cirio – è in netto miglioramento ed è sceso nell’ultima settimana grazie alle scelte di prudenza adottate. Il calo dell’indice non è stato preso in nessuna considerazione, ribadisce. E ancora si chiede e rivendica spiegazioni: “Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso. Voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte. Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato. Ma anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i Piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza”.

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L’ultima ordinanza di Cirio

 

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🔴 IN #PIEMONTE #DIDATTICA A #DISTANZA AL 100% ALLE SUPERIORI E CARICO DEI #MEZZI #PUBBLICI AL 50% Ho firmato questa sera una nuova ordinanza che sarà in vigore a partire dal 2 novembre. ✔️#SCUOLA Da lunedì prossimo alle superiori l’attività didattica in presenza sarà sostituita dalla didattica digitale a distanza per tutte le classi del ciclo di istruzione, fatte salve le attività curriculari di laboratorio previste dai rispettivi ordinamenti didattici e la frequenza in presenza degli alunni con bisogni educativi speciali. ✔️#TRASPORTO PUBBLICO Sempre da lunedì prossimo per il trasporto pubblico di linea urbano, extraurbano e ferroviario di competenza della Regione Piemonte sarà consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% dei posti previsti dalla carta di circolazione del singolo mezzo. 👉🏻 Non vogliamo un lockdown per il Piemonte e per questo dobbiamo intervenire con misure mirate, per rispetto dello sforzo e dei sacrifici che i nostri imprenditori e ogni singolo cittadino piemontese stanno facendo ormai da mesi, ma anche e soprattutto per tutelare i nostri figli, i nostri nonni e con loro tutti gli affetti più cari. L’#ordinanza sarà valida fino al 24 novembre 2020.

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