Coronavirus Campania, la Regione querela una trasmissione in onda su Rai 3: il motivo

La Regione Campania, attraverso una foto caricata sui social, ha reso noto il valore totale della spesa sanitaria nel periodo di Coronavirus.

Coronavirus Campania
La spesa della Regione Campania in fatto di sanità (Regione Campania)

La Regione Campania, con un lungo post sui social, ha chiarito alcuni dati relativi alle spese sostenute in fatto di sanità nella prima ondata di Coronavirus. Stando a quanto si legge, infatti, l’Unità di Crisi ha voluto mettere in chiaro e sfatare quanto affermato ieri nel corso di una trasmissione in onda su Rai 3.

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Coronavirus, la spesa della Regione Campania nel dettaglio

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Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca (Pagina Facebook Vincenzo De Luca)

“Ieri sera ancora una volta il servizio pubblico, nello specifico su Rai 3, ha esposto tesi e notizie del tutto fuorvianti”, si legge nel post della Regione Campania. “Tra le diverse affermazioni del tutto false, è stato sostenuto che la Campania è la regione che ha speso di più per l’assistenza al singolo assistito nel corso della scorsa primavera”. Con quanto dimostrato nel post, quindi, la Regione fa sapere che “non esiste alcun “caso Campania”, anzi”.

In conclusione la Regione Campania fa saper che: Per l’ennesima volta tutti gli atti e la registrazione della trasmissione saranno consegnati per l’ennesima querela”.

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++COMUNICATO STAMPA++ COVID-19, SMENTITA SU SPESE CAMPANIA 🔴#CORONAVIRUS: l’Unità di Crisi è costretta a registrare ancora attacchi e affermazioni del tutto false nel corso di trasmissioni televisive nazionali. Ieri sera ancora una volta il servizio pubblico, nello specifico su Rai 3, ha esposto tesi e notizie del tutto fuorvianti, per altro con effetti gravissimi in questa fase particolarmente delicata che vede centinaia e centinaia di medici e operatori impegnati senza tregua per garantire assistenza ai nostri concittadini. Tra le diverse affermazioni del tutto false, è stato sostenuto che la Campania è la regione che ha speso di più per l’assistenza al singolo assistito nel corso della scorsa primavera. Il report dell’Anac, come è stato più volte chiarito, prende in considerazione in modo sommario tutti gli ordini partiti dalle regioni e quindi dalla Campania nella prima fase della pandemia, non la spesa effettiva contabilizzata, di gran lunga inferiore in quanto tantissimi ordini non sono mai sfociati in contratti e forniture (per la nota ed evidente ragione che in quel periodo i materiali richiesti scarseggiavano sul mercato globale). Al fine di ristabilire, ancora una volta e – si spera – per tutte, un quadro informativo di verità, si rendono noti, in allegato, i dati relativi alle spese effettivamente sostenute per l’emergenza COVID-19 da tutte le regioni nel periodo 31 gennaio – 31 maggio, come rendicontate nel giugno scorso alla Protezione Civile nazionale e al Commissario Straordinario per l’emergenza, per il tramite della Conferenza delle regioni. Non esiste alcun “caso Campania”, anzi. Inoltre, dettaglio sfuggito nel corso della trasmissione, l’analisi delle spese effettivamente sostenute dalle singole regioni non tiene conto della circostanza che nella scorsa primavera la Protezione Civile Nazionale ed il Commissario Straordinario per l’emergenza hanno direttamente notevolmente rifornito in maniera quasi esclusiva le regioni più colpite dal Covid, come peraltro era opportuno fare. Ma questo il report dell’Anac non lo conteggia. Per l’ennesima volta tutti gli atti e la registrazione della trasmissione saranno consegnati per l’ennesima querela.

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