Campania, l’ass. Fortini: “Vorremmo aprire le scuole, ma i dati scoraggiano”

L’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, ha spiegato che c’è la volontà di riaprire le scuole ma a scoraggiare sono i dati dei contagi da coronavirus

L’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, ha analizzato la situazione inerente alla possibile riapertura delle scuole. Nell’ultima ordinanza, risalente a due giorni fa, si è deciso di tenerle chiuse per ogni grado scolastico. Ciò nonostante, la premessa è stata quella di riaggiornarsi per una possibile riapertura della scuola primaria al 26 di ottobre. “Ci sono state lunghe riunioni e ve ne saranno altre, c’è unanimità di intenti sulla necessità di sospendere la didattica ravvicinata. Vorremmo riaprire le scuole primarie, ma nelle riunioni le Asl hanno fornito dati per nulla incoraggianti sui contagi negli edifici scolastici”.

“I segnali dal mondo della scuola rilevano un certo impatto del contagio sulle relazioni che esso produce sui ragazzi, ma anche sul personale. L’Unità di crisi – continua – vuole verificare che ruolo abbia questo impatto per decidere se consentire la ripresa della didattica in presenza o se prima vanno fatti screening sulla popolazione scolastica”. Sarà dunque fatta un’analisi per capire quali ordini scolastici possono aprire.

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Campania, pronte le attività per bambini disabili ed autistici: l’idea

Nel frattempo che sia più chiara la situazione sulla riapertura delle scuole, la Regione Campania ha dato l’ok per l’organizzazione di attività per bimbi disabili o autistici. “L’idea – spiega l’assessore – nasce da una proposta della dirigente della Vanvitelli del Vomero. Mi mandò un progetto sperimentale sui bambini disabili, una cosa fattibile se ospiti 30-40 bambini su strutture che ne possono ospitare mille. Siccome, però, le risposte istituzionali non vanno bene ovunque e dato che ogni bambino ha le sue specificità, se vi sono le condizioni, ogni scuola può aprire progetti senza un lungo iter organizzativo. Lo strumento è a disposizione delle scuole che si sentono di farlo. Nessuno sarà costretto”.

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