Vaccino coronavirus, Burioni: “Casa farmaceutica ha una data”

Vaccino coronavirus, Burioni annuncia che una casa farmaceutica americana è quasi pronta per chiedere l’autorizzazione alla diffusione

Anche Roberto Burioni ha ripreso la notizia che arriva dagli Stati Uniti. L’immunologo dell’Università San Raffaele di Milano su Twitter ha scritto quanto comunicato dalla Pfzer, la casa farmaceutica americana che sta lavorando al vaccino con la tedesca BioNTeh SE.

L’azienda, tramite il suo amministratore delegato Albert Bourla, ha fatto sapere che tra un mese circa, nella terza settimana di novembre, ci sarà la richiesta per l’autorizzazione del vaccino d’emergenza contro il Covid. Tale domanda verrà avanzata solo se la sperimentazione ora in corso darà risultati soddisfacenti.

La procedura per arrivare alla richiesta d’autorizzazione è la seguente: se nella prima fase la sperimentazione darà i risultati sperati, si passerà alla seconda ossia la verifica, anche se il vaccino funzioni, che non ci siano effetti collaterali. Solo allora si giungerà al terzo step cioè chiedere alla Fad, la Food and Drug Administration (l’agenzia per gli alimenti e i farmaci, l’organizzazione americana che si occupa di regolamentare tali prodotti) di distribuire il vaccino.

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Vaccino Coronavirus, la pandemia colpisce tanto: i numeri nel mondo

La procedura che verrà avviata avrà il carattere di urgenza vista l’emergenza. La pandemia corre spaventosamente in questi giorni. Mentre in Italia tra domani e lunedì si prenderanno nuove decisioni, nel resto del mondo il virus continua a mietere vittime.

Secondo l’Organizzazione Mondiale dalla Sanità che due giorni fa a affermato che la diffusione viva la fase più acuta, l’India resta il primo paese al mondo per numero di nuovi contagi con 63mila in ventiquattr’ore seguita dagli Stati Uniti che si ferma a 59mila.

In questa speciale classifica, nei primi dieci posti ci sono cinque paesi europei: dopo gli Stati Uniti c’è la Francia e al quinto posto il Regno Unito con 18mila nuovi contagi) ottavo posto per la Spagna con 13mila), poi l’Italia che conta oltre 10mila e Repubblica Ceca al decimo posto che è arrivata a 9mila nuovi contagiati.

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