Tumore alla prostata, al Pascale di Napoli importante scoperta

Tumore alla prostata, nell’istituto napoletano uno studio ha combinato e i farmaci contro il colesterolo e l’epilessia: ottimi risultati

Tumore alla prostata
Istituto Pascale di Napoli (foto pagina Facebook)

Due farmaci comuni che messi insieme possono dare un contributo significativo nella lotta contro il tumore alla prostata. Un farmaco usato contro il colesterolo e un altro contro l’epilessia, combinati con un antitumorale, pare stiano dando ottimi risultati nei pazienti affetti da tumore alla prostata.

La scoperta è stata fatta grazie allo studio condotto dal gruppo guidato dal dottor Alfredo Budillon del’Istituto Pascale di Napoli. La notizia è stata pubblica anche dalla prestigiosa rivista Journal of Experimental&Clinical Cancer Research, avvalorandone l’importanza.

L’associazione di questi farmaci ha dimostrato di riuscire a colpire con particolare efficacia le cellule tumorali, bloccando l’attività dell’oncogene Yap, la proteina che sta alla base della sopravvivenza delle cellule tumorali della prostata, ma non solo. Lo studio infatti proseguirà anche su altri tipi di tumori.

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Tumore alla prostata, ricerca avanti anche su altri modelli

tumore alla prostata
Medico (Getty Images)

Una scoperta importante nella lotta al tumore alla prostata e forse anche per altri tumori. Il primo autore dello studio è la 33enne Federica Iannelli della struttura napoletana ma decisivo è stato il contributo anche della sede di Mercogliano, in provincia di Avellino, e della dirigente, la biologa Francesca Bruzzese.

Il prossimo obiettivo è avviare uno studio clinico che ha sempre come base la combinazione farmacologica per chi è affetto di carcinoma prostatico metastatico. Un obiettivo che sembra alla portata di mano visto che i due farmaci vengono già utilizzati nelle terapie per il colesterolo e le epilessie.

Un piccolo passo che quindi si può rivelare grande compiuto con l’importantissimo ausilio di giovani ricercatori, alcuni dei quali solo da qualche mese sono stati stabilizzati con il prestigioso Istituto che ancora una volta si è mostrato all’avanguardia nella ricerca.

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