TikTok, morta l’influencer cinese Lamu: bruciata in diretta dal marito

Muore la star cinese di TikTok, Lamu. L’influncer, famosissima nel continente asiato, fu bruciata dal marito durante una diretta sul social.

TikTok Lamu
La star asiatica dei social morta a 30 anni (via Websource)

Una lotta che purtroppo non è finita bene, quella di Lamu contro la morte. La 30enne star del web in Asia, non è riuscita a sopravvivere alle ustioni provocate dal marito, lo scorso 14 settembre, durante una diretta su TikTok. L’uomo, infatti, prima l’aveva cosparsa di benzina e poi le aveva dato fuoco. Portata d’urgenza in ospedale, la 30enne aveva riportato ustioni sul 90% del proprio corpo. Secondo quanto riportato dai suoi followers, però, la scena non è stata vista bene in diretta.

Lamu viveva nella regione del Sichuan, in Cina, e su Douyin (versione cinese di TikTok) era riuscita ad ottenere una centinaia di migliaia di followers. Sul proprio profilo, Lamu cercava di raccontare la bellezza della vita rurale, con un viso sempre solare e sorridente. Ciò che più piaceva ai suoi seguaci era proprio la sua naturalezza, infatti nei video l’influencer appariva sempre senza make-up. Il suo inno a risultare più naturali sui social aveva raccolto un gran consenso in tutto il paese.

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TikTok, muore l’influence Lamu: il disperato tentativo dei followers

A soli 30 anni Lamu era madre di due figli di 3 e 12 anni. Prima dell’omicidio, il marito l’aveva minacciata più volte , con la donna che decise di sporgere denuncia. Poi successivamente Lamu decise di divorziare, mandando su tutte le furie il proprio marito. Dopo l’insano gesto compiuto dall’uomo, la polizia ha deciso di arrestarlo con l’accusa di omicidio volontario.

Dopo l’episodio estremo, la famiglia di Lamu aveva chiesto ai followers di fare una raccolta fondi per aiutare la 30enne a riprendersi. La richiesta è stata ben accolta dal pubblico, che in poco tempo è riuscito a racimolare 1 milione di yuan (circa 125mila euro) raccolto in solamente 24 ore. Ma i fondi dei fans non sono bastati, con la donna che non ce l’ha fatta dopo quasi un mese di lotta tra la vita e la morte.

Così in Cina si riaccende il dibattito sulla violenza domestica. Infatti sempre più donne cinesi denunciano una mancanza di protezione da parte delle forze dell’ordine, che tendono a non tutelare l’universo femminile. Molte donne cinesi chiedono maggiori garanzie, specialmente per quanto riguarda la sicurezza tra le mura cinesi. Tale situazione, da anni è denunciata dalle associazioni umanitarie, con la Cina che però stenta a trovare una definizione di violenza domestica nel sistema legale di Pechino.

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L.P.

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