Sant’Antimo, ventunenne gambizzato: l’appello del padre a Mattarella

Tragica notizia di cronaca a Sant’Antimo, dove un ventunenne è stao gambizzato. Arriva l’appello del padre al presidente Mattarella.

Sant'antimo Gambizzato
21enne gambizzato nel napoletano, l’appello del padre (Pixabay)

Sette giorni fa, dopo una lite scoppiata per motivi di viabilità, un 21enne è stato gambizzato a Sant’Antimo, in provincia di Napoli. Il giovane, dopo il diverbio è stato raggiunto da ben 6 colpi di arma da fuoco, tutti alle gambe. Subito dopo, un amico della vittima ha denunciato il tutto alla stazione dei Carabinieri locali ed al Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.

Poco dopo l’accaduto è spuntato anche il nome del ragazzo, Gaetano Ferraioli, di appunto 21 anni e ricoverato d’urgenza nell’Ospedale di Frattamaggiore, sempre nel napoletano. Al momento, il ragazzo sarebbe in coma farmacologico ed in prognosi riservata. Le forze dell’ordine, invece, continuano ad ingarare sul caso.

Per avere sostegno durante il periodo di ricovero del figlio il padre di Gaetano, Lorenzo Ferraioli Barbarulo si è rivolto sia al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Andiamo quindi a vedere le parole del padre della vittima.

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Sant’Antimo, 21enne gambizzato: la lettera del padre

Sant'Antimo gambizzato
Il padre del 21enne cerca sostegno dai capi di stato (Getty Images)

Così nella giornata di ieri, Lorenzo Ferraioli Barbarulo, ha rivolto una lettera ai due capi di stato italiani, Sergio Mattarella e Giuseppe Conte. Nella lettera, il padre della vittima si è rivolto nei confronti del presidente del Consiglio, affermando di stimarlo come uomo del popolo e di non abbandonare la famiglia Ferraioli in questo momento di grande difficoltà.

Inoltre il padre del 21eene sta vivendo una grande sofferenza, visto che i sei colpi d’arma da fuoco hanno portato all’amputazione delle gambe del ragazzo. Poi il signor Lorenzo Ferraioli si è rivolto anche al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Infatti nella lettera alla Lamorgese, Ferraioli ha invitato il ministro ad avviare la caccia ai criminali, visto che è lei quella che tutela la difesa del paese.

Dopo aver chiesto il coinvolgimento di polizia e carabinieri, Ferraioli Barbarulo ha lanciato un appello all’intero popolo sant’antimese. Infatti il padre della vittima ha ricordato che il figlio non è solamente figlio di Lorenzo e  Francesca, ma anche di Napoli, della Campani e dell’Italia. L’uomo ha concluso la sua coraggiosa lettera con una frase del giornalista Peppino Impastato, affermando: “La mafia è una montagna di merda“.

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L.P.

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