Napoli si prepara alla Coppa America tra caos traffico e alberghi vuoti

La settimana di festa dello scorso anno, il successo dell’edizione 2012 delle regate delle World Series a Napoli sembra un lontano ricordo: il bis previsto per quest’anno della Coppa America non sta nascendo sotto i migliori auspici. Già in città non si respirava ormai da tempo l’aria di rinnovamento assaporata lo scorso anno, ma con il crollo di Palazzo Guevara alla Riviera di Chiaia e le inevitabili conseguenze sulla viabilità, la situazione è divenuta difficilmente sostenibile.

Con l’avvicinarsi della settimana di gare, si possono tracciare i primi bilanci sull’impatto che la rassegna avrà su Napoli e il segno rosso campeggia un po’ ovunque: in primo piano c’è il problema traffico con il precipitare di una situazione già critica, con la città intrappolata in un fiume di macchine.

Non va meglio dal punto di vista del ritorno turistico per le regate della Coppa America: se gli alberghi del lungomare guardano con soddisfazione le agende delle prenotazioni, non si può dire lo stesso per gli albergatori tra piazza Garibaldi e il Centro Direzionale. I numeri presentati da Federalberghi parlano di una percentuale di occupazione delle camere che sfiorerà l’80%, ma il problema è la distribuzione delle prenotazioni: molte nelle zone vicine al lungomare, poche nel resto della città. Il motivo? Semplice: i turisti scelgono un hotel dal quale possono raggiungere facilmente a piedi il luogo delle regate, senza dover sorbirsi interminabili code nel traffico, anche a causa della Ztl.

Il risultato è che il Lungomare di Napoli potrà tirare una boccata di aria e respirare l’aria del boom per la Coppa America, mentre per le periferie si è persa un’altra occasione di rinascita.

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