Giugliano, rifiuti in fiamme: due morti nel campo rom

Uccisi dal fuoco, divorati dalle fiamme tra l’immondizia: sono morti così due immigrati, ancora non identificati dalle forze dell’ordine. Vivevano da due anni nel campo rom in via Santa Caterina da Siena, a Giugliano, sotto l’Asse mediano: un rifugio di lamiere e cartone che si è trasformato in luogo mortale.

Una morte orribile quella dei due immigrati: come si legge sul ‘Mattino’, qualcuno avrebbe dato fuoco ai rifiuti e le fiamme si sono sparse fino ad arrivare alla baracca. Qui c’erano le due vittime, dormivano e non si sono accorti di nulla: non si sono svegliati quando il fuoco ha attecchito nel loro rifugio, quando le fiamme hanno reso cenere prima il giaciglio poi i loro corpi.

L’allarme è stato lanciato da un passante: pensava al solito rogo di monnezza che quotidianamente impesta l’aria della zona, invece mentre si avvicinava alle baracche in fiamme, tre immigrati gli hanno chiesto aiuto, hanno urlato che nelle fiamme c’erano delle persone. L’arrivo dei vigili del fuoco non ha però potuto salvare i due immigrati, di cui ancora non si conosce l’identità: in zona si vedevano spesso, ma nessuno conosceva chi fossero. Uccisi dal fuoco, ma soprattutto dalla mano che ha appiccato l’incendio: i vigili del fuoco, infatti,  ipotizzano l’origine dolosa delle fiamme, un rituale che difficilmente si riesce a fermare nella terra dei fuochi.

I carabinieri che indagano sull’accaduto non trascurano però la pista accidentale: il fuoco potrebbe essere divampato da una stufetta accesa per riscaldarsi. Un aiuto potrebbe arrivare dalle immagini di una telecamera installata in zona appena pochi giorni fa: si spera che in quel filmato possa esserci qualcosa che riconduca all’origine dell’incendio che ha spinto la vita dei due poveri immigrati.

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