Napoli: Europa stregata

A vederla così potremmo dire che il Napoli in Europa viaggia a due velocità. L’anno scorso la cavalcata trionfale in Champions, con enorme successo di pubblico e critica, interrotta con molta sfortuna sul campo inglese del Chelsea. In Europa League quest’anno invece il Napoli, nonostante schierasse in campo l’attuale capocannoniere, che coincide anche con il giocatore che ha fatto più tiri in porta, non è riuscito ad imprimere il suo marchio. Dopo un passaggio di turno conquistato con rabbia, grinta e sofferenza, tutti si aspettavano un Napoli vincente contro una formazione poco nota, ma ben organizzata. Il Viktoria Plzen sorprende tutti, in special modo i tifosi azzurri accorsi allo stadio e che, data la caratura non elevata dell’avversario, già pregustavano la goleada con tanto di festeggiamento per il compleanno di Edinson Cavani.

Boccone amaro. In effetti la goleada c’è stata, ma nella porta sbagliata. Tre gol ed il Viktoria Plzen alla sua prima partita contro il Napoli, mette una seria ipoteca sul passaggio del turno, da giocarsi fra una settimana a casa loro. Boccone amaro, molto amaro da mandar giù, eppure il campo ieri ha offerto un risultato che neanche lo scommettitore più esperto avrebbe mai pronosticato, visto anche il rendimento in campionato degli uomini di Mazzarri, che tranne qualche piccolo ritocco ha mandato in campo una squadra sulla carta molto competitiva.

Eppure il Napoli nel primo tempo non è mai sceso in campo e dopo l’occasione avuta da Pandev al sesto minuto, ha iniziato a cedere spazio e gioco alla squadra ceca, che senza troppa difficoltà ha messo a segno la rete dell’uno a zero. Nella ripresa, come nella partita con la Lazio, è venuto fuori dagli spogliatoi un Napoli super offensivo sul quale ha influito senza dubbio l’ingresso in campo di Marek Hamsik. Dai suoi piedi sono nate le azioni più pericolose, sempre presente nella manovra, vero e proprio trascinatore. Ma non è bastato, perché nel momento dell’assedio i cechi hanno trovato il gol del raddoppio, aiutati da Zuniga in versione Babbo Natale, che ha tagliato le gambe agli azzurri. Il resto della partita è storia nota, con il Napoli tramortito ed il Viktoria che ha avuto il tempo di trovare anche il terzo gol, con Teci, lasciato tutto solo in area e sul filo del fuorigioco. Nota positiva l’esordio di Rolando al centro della difesa, quasi impeccabile per tutta la partita, ma crollato nel finale con tutti i suoi compagni di reparto.

In festa, senza maglia e quasi increduli i tifosi cechi che hanno accompagnato la squadra in questa trasferta, loro, che pur di non vedere la squadra travolta dal Napoli, avrebbero messo la firma. La festa è stata tutta per loro, nell’incredulità di un San Paolo attonito per quanto stava accadendo in campo. Onore dunque a questa piccola squadra venuta dall’est che ha riportato sulla terra i marziani azzurri.

Parole amare e rassegnate quelle di Mazzarri, cariche di riscatto quelle di Hamsik, che da vero leader promette una riunione interna allo spogliatoio per capire cosa è andato storto. Di fatto il passaggio del turno è quasi del tutto compromesso, quasi, perché a Napoli si sa la speranza è l’ultima a morire, ma sembra che neanche San Gennaro nella sua forma migliore possa influire più di tanto affinché nella partita di ritorno si ribalti il risultato. Napoli snob nei confronti dell’Europa League, può darsi, o forse Napoli troppo concentrato sul campionato, vero e non più nascosto obiettivo di stagione. Per far ciò bisogna battere la Sampdoria pericolosa ed infida e soprattutto far ritrovare ad una squadra, non più tanto abituata a perdere, gli stimoli e le motivazioni per affrontare col piglio vincente la partita di domenica e le prossime che verranno.

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