Ztl del mare, il fronte del no ricorre al Tar

Al Tar contro la Ztl del mare: la pedonalizzazione voluta dall’amministrazione comunale continua ad attirare detrattori. Dopo la manifestazione di martedì scorso, ora la parola passa al Tribunale Amministrativo Regionale dove nei giorni scorsi è stato presentato un ricorso da parte degli stessi organizzatori della protesta di piazza Vittoria che ha visto la partecipazione di poche centinaia di persone.

A spiegare il perché di questo atto è Lucio Mauro, uno dei promotori del sit in di martedì: “Il sindaco e l’assessore Donati ci hanno risposto che non si torna indietro e lo hanno fatto appena la manifestazione era conclusa: questo mi fa pensare che la loro sia una risposta dovuta alla preoccupazione per la mobilitazione e la perdita di consenso”.

Più volte de Magistris ha ribadito la volontà di non fare passi indietro sulla pedonalizzazione del lungomare e la limitazione del traffico, aprendo però a proposte migliorative del provvedimento: una posizione che non piace agli oppositori della Ztl che puntano l’indice anche sull’assenza di un servizio di trasporto pubblico efficiente. Così sono pronte altre manifestazioni “in un’altra delle zone della città vessate dalle Ztl”, mentre c’è anche chi parla di incostituzionalità dell’operato del sindaco: “Il sindaco non ha capito che la sua azione sul territorio deve essere amministrativa e non politica – spiega Nastri, vicepresidente di Cittadinanza attiva -, la gestione di un Comune non deve mai avvenire su materia politica. Inoltre – prosegue Nastri –  voglio ricordare al sindaco che l’articolo 16 della Costituzione recita ‘Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale… Nessuna restrizione può essere terminata da ragioni politiche'”.

Poi il guanto di sfida: “Chiediamo a sindaco e assessore di dimostrare, con dati alla mano, i benefici apportati dalla Ztl in termini di vivibilità, riduzione del traffico e dell’inquinamento”.

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