Comune di Napoli, de Magistris chiede aiuto: “Uniti per evitare il dissesto”

L’appello del sindaco per evitare il dissesto finanziario: dopo giornate intense, con i dipendenti comunali sul piede di guerra per i presunti tagli agli stipendi de Magistris chiede unità per salvare il salvabile. Lo fa attraverso una lunga nota pubblicata sulla propria pagina Facebook al termine di una giornata caratterizzata anche dall’occupazione da parte dei manifestanti del consiglio comunale: “La situazione difficile che stiamo vivendo – spiega il primo cittadino – è dovuta alle norme relative al predissesto dei comuni, fra i quali il Comune di Napoli, che sono state formulate dal governo Monti e approvate, in Parlamento, dalla maggioranza composta da Pdl, Pd e Udc. È noto a tutti che uno dei pochi avversari politici di tale quadro e di tali norme è stato proprio il sindaco di Napoli”.

Nonostante la grave situazione finanziaria però, la difesa di de Magistris, l’amministrazione guidata dall’ex magistrato sta lottando dal suo insediamento “ha lottato a tale punto che non è stato perso un solo posto di lavoro e nessuna azienda riconducibile al Comune è fallita“.

Ora però, avverte il sindaco, c’è il pericolo che venga strumentalizzata questa “situazione drammatica per finalità elettorali”, nonostante sia stata proprio l’amministrazione comunale grazie a “atti coraggiosi” a evitare di toccare posti di lavoro e salari e a cercare di “attenuare un piano di riequilibrio finanziario per evitare che ciò avvenga a causa delle norme da lacrime e sangue volute dal governo Monti,  appoggiato da Pdl, Pd e Udc e da tanti attuali nostri detrattori”. Quello di de Magistris è un vero e proprio attacco alle responsabilità dei suoi avversari politici, rimarcando quelli che, secondo il sindaco, sono i meriti della giunta: “Abbiamo cancellato ogni forma di privilegio, le sacche di inefficienza scoperte e le forme di consociativismo opaco del passato. Perciò – rassicura il primo cittadino – qualora ci dovessero essere sacrifici per evitare il dissesto, questi non riguarderanno le fasce deboli dei dipendenti comunali, ma quelle dei più garantiti, così come la stessa amministrazione parteciperà a tali eventuali sacrifici”.

Ecco poi l’appello all’unità, a “iniziative comuni di lotta, che vadano protagonisti l’amministrazione, i lavoratori ed anche le forze sociali”. Una lunga difesa che non è però piaciuta alla Cisl, con Salvatore Altieri, segretario generale della Cisl fp che lamenta l’assenza di un incontro con de Magistris: “Sconforta che il sindaco scriva frasi ad effetto su un social network invece di incontrare le parti sociali”.

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