Gennaio: i migliori fotoreporter al World Press Photo 12 di Napoli

Il World Presso Photo 12 di Napoli continua ad essere l’evento culturale di maggior pregio anche in questo inizio di anno. La mostra più importante del fotogiornalismo mondiale continua a sorprendere ed offrire a tutti gli amanti della fotografia la possibilità di conoscere da vicino i protagonisti del nostro tempo. Fotoreporter che non smettono mai di raccogliere e narrare attraverso le immagini il mondo a 360 gradi.

Pietro Paolini ed il suo “Land Grabbing”, il “Passo a due” di Margherita Pescetti e Teresa Iaropoli, “l’alba della rivoluzione egiziana” raccontata dal napoletano Eduardo Castaldo, gli appuntamenti che fino ad ora si sono succeduti nella splendida cornice del Complesso Monumentale di Santa Chiara con buona risposta da parte del pubblico, che ha avuto la possibilità di vedere,  interagire e soprattutto di porre domande per soddisfare la propria curiosità.

L’organizzazione di Neapolis.Art però non si ferma qui e per il mese di Gennaio offre un’altra serie di eventi correlati alla mostra. Si ricomincia oggi pomeriggio 5 Gennaio a Santa Chiara alle ore 17:30 con iDyssey il progetto di Stefano De Luigi, fotoreporter dal 1988, che vanta numerose collaborazioni con testate e riviste tra cui Le Monde Magazine, Newsweek e The Sunday times Magazine e vincitore del secondo premio Media Contest del World Press Photo 2011 con il progetto “Blanco”. Questa volta De Luigi presenta un nuovo ed interessante progetto a metà tra mito e realtà sulle tracce dei luoghi narrati da Omero. Si parte proprio dall’Odissea per ripetere il viaggio di Ulisse nel Mediterraneo attraverso Turchia, Grecia, Tunisia ed Italia, raccontato dal fotografo armato solamente di due iPhone. Un viaggio che vuole ripercorrere anche l’evoluzione del metodo narrativo, partendo dalla tradizione orale tipica della Grecia dell’VIII secolo a. C. nella quale la poetica omerica affonda le sue radici, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui lo sviluppo tecnologico ha dato vita a nuove e variegate forme comunicative.

Martedì 8 invece il World Press Photo Napoli si sposta al Circolo Savoia in un appuntamento serale. Alle 20:00 sarà la volta di Tommaso Ausili e Matteo Nucci che racconteranno la loro esperienza a bordo Maserati, l’imbarcazione di Giovanni Soldini, che quattro giorni fa è salpata da New York, per arrivare a San Francisco passando per Capo Horn, con la speranza di battere l’attuale record di navigazione di 57 giorni e tre ore. Il fotografo Ausili ed il giornalista Nucci, sono stati a bordo dell’imbarcazione di Soldini, nel suo spostamento da La Spezia a Cadice, per realizzare un servizio per conto de Il Venerdì di Repubblica e martedì sera presenteranno al pubblico napoletano il loro reportage “Vita di bordo con Giovanni Soldini”.

Due appuntamenti ai quali non si può mancare che precedono di poco il tanto atteso incontro con l’autore della foto vincitrice del World Press Photo 2012. Giovedì 10 gennaio all’Istituto Cervantes alle 10:30 sarà la volta di Samuel Aranda autore dello scatto pubblicato sul New York Times nel quale in una moschea di Sanaa, nello Yemen, una madre tiene tra le braccia il figlio sofferente per gli effetti dei lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine a seguito delle manifestazioni di piazza del 15 Ottobre 2011 contro il regime di Ali Abdullah Saleh. Per molti sarà l’occasione di ascoltare il suo personale punto di vista su quella che dai media di tutto il mondo è stata ribattezzata la “Primavera Araba”. Il fotografo Catalano inoltre sarà protagonista anche di un workshop di tre giorni (11-12- 13 Gennaio) dal titolo “An Ordinary Day in Naples.

Da non perdere anche gli altri due appuntamenti del 12 e 13 Gennaio che si terranno entrambi a Santa Chiara, con Simona Ghizzoni ed Emanula Zuccalà (12 Gennaio ore 17:00) e Massimo Berruti (13 Gennaio) che chiuderà il ricchissimo ciclo di incontri di questo World Press Photo 2012, che proprio il 13 chiuderà i battenti con la speranza che il prossimo Natale possa ritornare per emozionare nuovamente gli animi e riempire ancora gli occhi dei napoletani.

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