Mobilità sostenibile e disagi del trasporto pubblico: la rivoluzione verde di Napoli

Circa un anno e mezzo fa Napoli eleggeva al ballottaggio Luigi De Magistris, colui che dopo gli anni di Bassolino e Jervolino doveva cambiare Napoli con la sua rivoluzione arancione. Da allora i napoletani si dividono tra entusiasti e delusi. Ai più sembra che il nuovo inquilino di Palazzo San Giacomo abbia dato solo una spolverata, laddove non vede la suocera e che negli angoli più bui della città ci sia ancora molto da fare.

Certo, la bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Al momento la munnezza non c’è più in mezzo la strada e inizia ad arrivare qualche grande evento. Il lungomare è stato liberato, anche se sono stati messi in croce gli automobilisti.

Quello che si può rilevare, però, che Napoli in questo periodo sta vivendo un altro tipo di rivoluzione, che potremmo chiamare verde all’insegna dell’ambiente.

Napoli si impegnerà a diventare Smart city grazie a un protocollo sottoscritto con la Regione Metropolitana Hannover Braunshweig Gotting Wolfsburg in cui si avvierà una cooperazione per lo scambio e l’elaborazione di strategie per lo sviluppo sostenibile. Il protocollo coinvolgerà imprese, associazioni, Università e istituti di ricerca per sviluppare progetti che riguardano la mobilità sostenibile (soprattutto elettrica) e l’applicazione di fonti rinnovabili. L’accordo è stato sottoscritto dal vicesindaco Tommaso Sodano e prevede anche una collaborazione tra la Fiera di Hannover e la Fiera di Napoli che culminerà con il congresso “Metropolitan Solution”.

Di mobilità sostenibile si parlerà in questi giorni durante il Napoli Bike Festival. Dal 21 al 23 settembre in città ci sarà un’invasione di due ruote , in occasione della settimana europea della mobilità. Si tratta di occasioni per sensibilizzare i cittadini verso la mobilità sostenibile – ha spiegato l’assessore Anna Donati  nel presentare l’evento – Napoli ovviamente non è impegnata solo questa settimana, ma ritengo che tutto l’anno ci siamo impegnati in questa direzione con tanti provvedimenti”.

Tra i provvedimenti portati avanti dall’amministrazione comunale c’è la pista ciclabile e l’attivazione di un ambizioso progetto di car sharing tutto a capitale privato. Bee-Green Mobility è al momento attivo in via sperimentale e dovrebbe andare a regime entro novembre. Il progetto prevede auto elettriche e biciclette da mettere a disposizioni in alcuni punti della città. Sottoscrivendo un abbonamento di circa 15 euro mensile, gli utenti potranno prendere possesso di un mezzo, da lasciare al punto di raccolta più vicina, ed effettuare alcuni percorsi cittadini.

Purtroppo, come tante rivoluzioni, c’è sempre il risvolto della medaglia. Una mobilità sostenibile, infatti, presuppone un perfetto funzionamento dei mezzi pubblici. E qui casca l’asino. I tagli ai mezzi pubblici effettuati per la mancanza dei fondi dell’Anm rischia di mettere in ginocchio gli spostamenti di parecchi pendolari. Le proteste dei consumatori sono già iniziate, nonostante le rassicurazioni da parte di De Magistris di raschiare il fondo del barile per coprire i buco di 4 milioni di euro dell’Anm.

Sabato 22, mentre sul lungomare liberato si festeggerà il Napoli Bike Festival, è stata indetta un’assemblea pubblica sui disservizi dei servizi pubblici con punto d’incontro nella zona ospedaliera e presidio presso il Garittone, per scongiurare la chiusura dell’omonimo deposito.

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