De Magistris e il patto per Scampia

“Scampia è molto altro”: a scriverlo è De Magistris sulla propria pagina di Facebook. Nei giorni della guerra tra le vele, dei vertici in prefettura e delle pagine di cronaca che parlano della nuova faida, che si sta consumando nel supermercato della droga più importante d’Europa, arriva anche il messaggio del primo cittadino.

Il post suona più come una giustificazione più che un atto propositivo. Molti napoletani si sono lamentati in questi giorni di un sindaco che pensa più ai grandi eventi e alle operazioni di facciata, piuttosto che alle vere piaghe della città. Basti pensare al villaggio della pizza che sarà inaugurato sul lungomare liberato, al World Urban Forum oppure ai vigili in bicicletta.

Attraverso il social network il sindaco ha messo i puntini sulle “i”, riepilogando quello che è stato fatto e quello che c’è in programma. “Nel primo anno di governo della città ho partecipato, comunque, ad almeno 20 iniziative a Scampia. Scampia e le cosiddette periferie, infatti, hanno bisogno di vedere la presenza fisica dei rappresentati istituzionali, perchè si tratta di un atto positivo anche sul piano simbolico. – si legge nel post – Non casualmente, prima dell’estate, abbiamo assegnato alla polizia municipale la casa che a Secondigliano è stata confiscata al boss Di Lauro”.

Scampia non è stata e non sarà dimenticata: penso al protocollo firmato fra l’amministrazione, con l’appoggio del governo, e i maestri di strada; al protocollo tra il ministero dell’Interno, la prefettura e il Comune relativo ai campi rom fra cui quello di Scampia; al protocollo su Napoli ‘città sicura’ che firmeremo a breve e che grazie alla sinergia di comune e regione, ha visto lo stanziamento dei fondi per il completamento dell’Università di Medicina. – prosegue –  Alcuni beni e aree sono stati concessi alle associazioni che lavorano sul territorio, moltissimi altri lo saranno a breve dopo la discussione e l’approvazione da parte del Consiglio del nuovo regolamento sull’attribuzione degli immobili, in attesa del quale si è avuto un rallentamento delle assegnazioni stesse”.

Il Comune di Napoli vive una situazione finanziaria difficilissima che non scoraggia, però, la nostra volontà politica e amministrativa di lavorare per la città. Domani tutti gli assessori si riuniranno per discutere di ‘cosa fare’ per Scampia. Non tra qualche mese o qualche anno, ma nell’immediato, cioè fin dalle prossime settimane. – continua De Magistris – Pensiamo ad interventi mirati e sostenibili per le nostre magre finanze ma che, riuniti insieme, possano contribuire ad incidere sulla qualità della vita del quartiere da subito, ferma restando la necessità di tradurre in pratica l’obiettivo della demolizione delle vele e della consegna degli alloggi pubblici. Vorremmo dunque lanciare una sorta di ‘patto’ per Scampia che passi anche per alcuni appuntamenti con i cittadini, da organizzare con l’intento di favorire la riappropriazione degli spazi da parte della popolazione e della legalità”.

Ieri si è svolto il Comitato per l’ordine della sicurezza, che ha visto la partecipazione anche del sottosegretario De Stefano e del vicecapo della polizia Cirillo. Durante il vertice è stato evidenziato l’impagno dello Stato per contrastare la camorra. L’Amministrazione di Palazzo San Giacomo ha richiesto di rafforzare i presidi delle forze dell’ordine sul territorio.

Intanto anche il ministro dell’Interno Cancellieri si è espressa sull’attuale faida. Secondo il ministro la camorra non è invincibile, sottolineando il massimo dell’impegno del Governo per Napoli.

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