Calcioscommesse, oggi il Napoli davanti alla procura federale

È il giorno del Napoli negli uffici della Procura Federale, è il giorno del caso Gianello e della tentata combine di Sampdoria-Napoli del maggio 2010: l’ex terzo portiere azzurro è atteso oggi davanti al procuratore Palazzi, dove dovranno comparire anche Cannavaro, Grava e il tecnico partenopeo Mazzarri. I quattro dovranno chiarire quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli: ai pm partenopei, Gianello avrebbe ammesso un tentativo di indirizzare il risultato della partita di Marassi e di aver chiesto l’appoggio di Cannavaro e Grava, ottenendo però un rifiuto sdegnato.

Per la giustizia ordinaria soltanto l’ex portiere è sotto inchiesta, mentre per il tribunale della Figc le cose sono diverse: Cannavaro e Grava rischiano il deferimento per omessa denuncia, così come il Napoli per responsabilità oggettiva, essendo Gianello un tesserato azzurro all’epoca dei fatti.

Il protagonista della vicenda dovrebbe essere il primo a entrare nella Procura Federale: il condizionale però è obbligatorio, visto che Gianello dopo aver chiesto ieri un incontro ai pm di Napoli ha preferito non presentarsi, inviando in Procura un certificato medico. Chissà se deciderà di presentarsi in Figc per dare la sua versione dei fatti; sicuramente lo faranno Cannavaro e Grava che ribadiranno di non aver mai ricevuto dall’ex portiere azzurro alcun tipo di proposta. Poi sarà la volta di Mazzarri che dovrebbe essere ascoltato intorno alle 15: il tecnico, oltre a raccontare dell’atmosfera precedente la partita con la Sampdoria, dovrà anche spiegare il senso di alcune frasi dette davanti ai pm di Napoli. L’allenatore toscano, infatti, parlò del risultato di Napoli-Inter del maggio 2011 (1-1) come del frutto di una “legge non scritta del calcio”.

AGGIORNAMENTI – Matteo Gianello non si è presentato questa mattina in Procura Federale: l’ex portiere del Napoli ha inviato un certificato medico affermando di essere indisposto. Nel pomeriggio davanti a Palazzi sono attesi tra gli altri Cannavaro, Grava e Mazzarri.

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