Addio Champions, per il Napoli un anno di occasioni sprecate

Il Napoli dice addio alla Champions: gli azzurri escono sconfitti dallo stadio Dall’Ara contro un Bologna senza ormai più nessuna motivazione, a parte quella di onorare il campionato e far gioire i suoi tifosi. La partita contro gli emiliani è il perfetto emblema della stagione partenopea, un anno costellato di occasioni sprecate, opportunità gettate al vento proprio quando le porte del Paradiso erano pronte ad aprirsi.

Il Napoli aveva il destino nelle sue mani, ma ha iniziato a tremolare, ha avuto il ‘braccino del tennista’ e si è fatto superare da Udinese e Lazio: ora per agguantare il terzo posto servirebbe un vero miracolo, una di quelle combinazioni favorevoli che già più volte si sono verificate in questa stagione e che sono state puntualmente sprecate dagli azzurri.

L’anno che tra un paio di settimane andrà in archivio sarà sicuramente quello dei rimpianti per la banda Mazzarri: tante le partite che il Napoli avrebbe potuto vincere e invece si è visto sfuggire di mano. Si parte dalla balorda trasferta di Verona, contro il Chievo: il tecnico rivoluziona la formazione con ben sette riserve mandate in campo contemporaneamente con il risultato di bruciare in una sola occasione tutti o quasi i nuovi acquisti e di venire sconfitti dai veneti. Ma sono altre le partite su cui mangiarsi le mani: in primo luogo c’è sicuramente il doppio confronto con il Chelsea, con Cole che salva sulla linea all’andata il possibile 4-1 di Maggio e l’incapacità di contenere le sfuriate dei Blues a Londra.

Proprio la mancanza di capacità nel gestire il risultato e le sfide cruciali è stata una costante dell’annata azzurra. Si parte da Catania, quando un gol di Cavani in avvio aveva messo la partita in discesa: puntuale invece è arrivata la rimonta, quella che un tempo era l’arma in più del Napoli e quest’anno invece gli si è rivoltata contro. C’è poi la madre di tutte le sventure azzurre: il 3-3 contro la Juventus dopo essere stati in vantaggio 2-0 e 3-1. Ancora il Catania spegne i sogni europei del Napoli rimontando in pochi minuti il doppio svantaggio, così come fa la Roma all’Olimpico riacciuffando i partenopei a pochi minuti dalla fine. E poi gli appuntamenti mancati: lo 0-0 a San Siro contro un Milan in dieci per l’espulsione di Ibrahimovic e pieno zeppo di infortuni o ancora il pareggio casalingo contro il Cesena ultimo in classifica, la sconfitta, sempre casalinga, contro l’Atalanta, per finire con il 2-0 subito ieri a Bologna. Conti alla mano sono più di dieci i punti letteralmente gettati via dagli azzurri: un bottino che se portato a casa avrebbe significato terzo posto assicurato. Invece ora la speranza è legata a un filo, con soltanto due combinazioni di risultati su 27 possibili che permetterebbero al Napoli di acciuffare la Champions League.

 

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