San Giovanni a Teduccio: pregiudicato inseguito dai sicari e ucciso in strada

Il suo corpo giaceva a terra sul marciapiede che costeggia via Francesco Saverio Granata, nei pressi del civico 151, a San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale di Napoli. La polizia lo ha trovato intorno alle 7:30 di stamattina in una pozza di sangue, col corpo crivellato da vari colpi di pistola calibro 9 che gli hanno perforato la testa e il torace all’altezza del cuore e dello stomaco: dieci i bossoli rinvenuti sul luogo del delitto. Giuseppe Avalos, pregiudicato di 42 anni, è stato finito così, dopo aver cercato invano di sfuggire al suo killer, come indicano le tracce di sangue che ha lasciato lungo la sua corsa disperata per mettersi in salvo.

Nonostante la modalità dell’esecuzione evochi un delitto di stampo chiaramente camorristico, la vittima era noto alle forze dell’ordine solo per piccoli precedenti non legati al mondo della criminalità organizzata: il lavoro degli inquirenti è dunque in primo luogo volto a chiarire il contesto in cui è maturato l’omicidio e a verificare l’ipotesi di eventuali contatti con esponenti dei clan locali e di una sua possibile affiliazione.

La periferia est continua dunque ad essere il Bronx, in cima alla lista nera per numero di fatti di sangue. Soltanto ieri un ennesimo episodio violento registrato nel quartiere limitrofo di Barra ha fatto alzare l’indice di attenzione da parte delle forze dell’ordine: un 24enne, Nunzio Ambrosino, ferito anch’egli da un colpo di pistola alla gamba nei pressi della stazione della Circumvesuviana, ha riferito agli investigatori di essere stato aggredito da alcuni rapinatori, ma la sua versione sarebbe apparsa poco convincente.

Ancora a fine settembre era stato rinvenuto nella stessa San Giovanni, in un tombino, un lanciarazzi anticarro che, allungando la lista di armi e munizioni continuamente poste sotto sequestro, è un chiaro segnale di come l’area orientale stia vivendo un‘impennata della criminalità, dovuta presumibilmente alla ricerca di un nuovo equilibrio tra le più importanti famiglie camorristiche e gruppi criminali minori, in una prospettiva di nuove faide che non lascia intravedere niente di buono.

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