Aggressioni ed atti vandalici: Circumvesuviana chiusa nel week end

Da anni, ormai, l’unico mezzo di trasporto veramente utile per i cittadini residenti nelle zone dell’interland napoletano è la Circumvesuviana: da Castellammare a Pompei, da Cercola a Pomigliano d’Arco, decine e decine di Comuni altrimenti isolati o, quantomeno, difficilmente raggiungibili da Napoli. Ben 35 fermate. Una risorsa così preziosa oggi si trova però sull’orlo del baratro. Colpa dell’inciviltà, degli scarsi fondi investiti in tutti questi anni. Carrozze lesionate e mal funzionanti, vagoni sudici, affollati. L’aria condizionata è un lusso che non si concede neppure nelle torride mattine estive quando, complice l’afa ed il caldo asfissiante, i passeggeri sono accomunati da una sola speranza: uscire al più presto da lì.  Senza contare l’altissima presenza di turisti diretti in costiera, catapultati su quel treno improbabile. I posti a sedere – pochissimi – sono un vero e proprio miraggio: quasi tutti sono costretti ad affrontare il lunghissimo viaggio in piedi, tra la folla che scalpita.

Una prova di sopravvivenza insomma. Come se non bastasse tutto ciò, durante il fine settimana orde barbariche si scagliano sulle vetture. Gli atti di vandalismo sono ormai una consuetudine: finestrini rotti, porte lesionate, guarnizioni strappate via. Non si risparmiano nemmeno gli strumenti di sicurezza: allarmi disattivati ed estintori svuotati. Tuttavia, i passeggeri non sono gli unici a sopportare, soffrire e viaggiare in condizioni di potenziale pericolo: i lavoratori della Circumvesuviana sono ormai allo stremo: risse e aggressioni sono all’ordine del giorno.

Secondo l’opinione di molti dipendenti gran parte degli “incidenti” sarebbero potuti essere evitati se le biglietterie continuassero a funzionare anche durante i week end: quasi tutti gli atti vandalici e le aggressioni sarebbero imputabili, infatti, a passeggeri non in possesso del necessario titolo di viaggio. Inoltre, posizionare delle barriere per impedire l’ingresso laddove non venga esibito il biglietto, potrebbe essere almeno un deterrente.

Ma i fondi non ci sono. Così niente barriere, niente vigilanza privata, niente polizia, niente controlli. Sono queste ed altre ancora le questioni che l’amministratore della Circumvesuviana, Carbone, ha posto all’attenzione della Regione Campania e dell’Ente Autonomo Volturno. Un dossier dal titolo “Atti vandalici e danneggiamenti”, con cui si chiede la chiusura del mezzo di trasporto durante i fine settimana per tutelare l’incolumità passeggeri e personale. Una soluzione estrema per una situazione estrema.

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