Situazione disastrosa a Napoli con i gestori di molti supermercati che lanciano l’allarme: “Qui chiudiamo tutti”
![Supermercato](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2022/09/Supermercato-21-09-2022-Vesuvius-1.jpg)
A causa del caro energia la situazione è sempre più allarmante, a Napoli molti proprietari di noti supermercati sono disperati. Ad oggi le bollette si sono quintuplicate, per questo motivo hanno lanciato un appello al governo, con la speranza di essere ascoltati e sostenuti in questo delicato momento.
Tante le testimonianze raccolte in questi giorni, Fausto Amodio ha fatto sapere di aver ricevuto rispetto ad Agosto 2021 bollette raddoppiate, da 70 a 140 mila euro. Lui, titolare di 50 punti venditi a Napoli, senza giri di parole dichiara che sostenere questi costi è davvero difficile. Ha poi aggiunto che fino alla fine dell’anno resisteremo ma poi metterà in Cig 400 dipendenti e chiuderà la saracinesche perché non ha intenzione di indebitarsi per pagare le bollette.
Anche Antonio Cristiano si è detto molto preoccupato, titolare a Napoli di 25 punti vendita della catena Superò. I rincari inevitabilmente portano all’aumento dei prezzi dei prodotti. Ha fatto sapere che sono addirittura triplicati i costi di prodotti come olio, farina e pasta. A parer suo ad oggi i consumatori si trovano costretti a rinunciare a troppe cose per comprare beni di prima necessità, presto però sarà inevitabile fare tagli anche su quelli.
Napoli, titolari dei supermercati disperati, chiedono sostegno allo Stato
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Negli ultimi tempi sono state studiare molte misure per cercare di ottenere un risparmio economico, come quella di aumentare di qualche grado l’aria condizionata e led alternati per ridurre i costi dell’illuminazione.
Il responsabile di Flor do Cafè, Francesco Siciliano, parla di una situazione davvero complicata. A detta sua in molti negozi le bollette subiscono aumenti assurdi, da 7 a 24 mila euro e non si può continuare ad aumentare i prezzi dei prodotti già aumentati nei mesi scorsi per via per via degli elevati costi dell’approvvigionamento.
Siciliano fa sapere che il prezzo della carne continuerà a salire e un litro di latte supererà i due euro. Tra le varie cose ha poi concluso dicendo: “Speriamo in un intervento dello stato, chi non ha le spalle forti stavolta rischia di non alzare più la saracinesca”.