Impegno Civico, aggrediti a Napoli giovani attivisti: le parole di Di Maio

Brutta aggressione a Napoli ai danni degli attivisti di Impegno Civico, il partito di centrosinistra di Luigi Di Maio: il commento dell’ex 5 stelle.

Terribile aggressione questa mattina ai danni degli attivisti di Impegno Civico, presi di mira a Napoli da un gruppo di teppisti. Dopo l’episodio è arrivato anche il commento a freddo di Luigi Di Maio: le sue parole.

Impegno Civico
Lo stand del partito di Di Maio Fatto a pezzi (via Ansa Foto)

Durante le ore di questa mattina dopo la passeggiata del leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, alcuni teppisti hanno aggredito gli attivisti del nuovo partito politico fondato dall’ex Movimento 5 Stelle. Infatti i facinorosi hanno preso di mira lo stand presente in via Duomo. Inoltre alcuni dei presenti sono stati aggrediti anche fisicamente.

Con una nota il partito politico ha specificato che ai ragazzi sono state strappate le magliette e buttato il materiale elettorale. A rivelare il tutto ci ha pensato il Ministro degli Esteri Luigi di Maio con un post su Instagram. Andiamo quindi a vedere le parole del candidato di centrosinistra su quanto successo questa mattina in Via Duomo.

Impegno Civico, aggredito lo stand in via Duomo: le parole di Luigi Di Maio

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Luigi Di Maio, ministro degli Esteri (via Getty Images)

Su Instagram quindi Luigi Di Maio ha voluto riportare l’aggressione subita a via Duomo. Infatti sul suo profilo social si legge: “Ragazzi di Impegno Civico malmenati e gazebo distrutto, la violenza no“. Sempre il Ministro degli Esteri ha poi continuato affermando: “A tutto c’è un limite. Gli insulti e il clima di odio in questa campagna elettorale stanno superando ogni limite. Davanti alle aggressioni fisiche non c’è alcuna giustificazione“. Inoltre l’ex pentastellato ha rivelato come i ragazzi di Impegno Civico siano stati aggrediti.

Infatti stando a Luigi Di Maio gli aggressori avrebbero strappato le magliette e il gazebo successivamente distrutto. Infine il candidato di centrosinistra ha concluso affermando: “Questa non è campagna elettorale. Ma a chi fa della violenza uno strumento di propaganda politica dico di fermarsi e chiedere scusa. Spero che tutti gli schieramenti politici si uniscano al mio appello. Noi andiamo avanti con educazione e rispetto, queste minacce non ci intimoriscono, non ci fermano“. Vedremo quindi se ci saranno delle indagini per scoprire l’identità degli aggressori.

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