Pfizer, arrivano le pillole anti-Covid: come funzionano

Pfizer, la casa farmaceutica sta studiando le sue pillole anti-Covid: tutto quello che c’è da sapere su come funzionano.

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Il logo di Pfizer

L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha emesso un parere sull’uso della pillola antivirale contro il Covid-19 di Merck (molnupiravir). Il pare arriva per dare informazioni in merito alle autorità nazionali che potrebbero decidere di utilizzarla in casi di emergenza. L’Ema sta analizzando anche i dati sull’uso di paxlovid, l’altro trattamento orale anti-Covid sviluppato invece dalla casa farmaceutica Pfizer. In Italia in particolare la pillola anti-Covid potrebbe arrivare nelle settimane successive alle festività natalizie. Scopriamo come funzionano effettivamente questi farmaci e quali sono le differenze tra le pillole studiate dalle due case farmaceutiche.

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Pfizer, arrivano le pillole anti-Covid

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Pfizer (Getty Images)

I farmaci che si stanno analizzando in questo periodo sono pillole antivirali sperimentali, assumibili per via orale e che hanno mostrato una certa efficacia nel prevenire i sintomi gravi e l’ospedalizzazione di adulti colpiti dal Coronavirus. Lo studio di queste pillole cerca di verificare anche se queste siano in grado di prevenire l’infezione da Covid-19. Sappiamo che il Sars-Cov-2 attacca il corpo infiltrandosi nelle cellule e replicandosi fino a diffondersi in tutto l’organismo. Molnupiravir e paxlovid sono due pillole che mirano a fermare questa replicazione del virus anche se in modi diversi. Il farmaco di Pfizer si compone di inibitori della proteasi che bloccano l’enzima che permette al Coronavirus di moltiplicarsi.

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La pillola di Merck è un farmaco antivirale chiamato inibitore della polimerasi: mira cioè a introdurre errori nel codice genetico del virus per impedirgli di replicarsi. Entrambi i farmaci richiedono una somministrazione di cinque giorni. Secondo i risultati degli studi su questi farmaci, i trattamenti non hanno riportato effetti collaterali avversi diversi da quelli del placebo: un risultato promettente secondo gli esperti. Secondo Pfizer, lo studio ha mostrato che la pillola ha ridotto la possibilità di ricovero o morte dell’89% nei pazienti Covid a rischio con la somministrazione del trattamento entro tre giorni dall’insorgenza dei sintomi, dell’85% invece se somministrato entro cinque giorni.

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