Cashback cancellato: arriva la decisione del Governo Draghi

Il cashback, nato come una misura anti-evasione, non riprenderà nei primi sei mesi del 2022. Il Governo Draghi ha optato per la cancellazione nel gennaio 2022.

Cashback 2022
La data per l’arrivo degli ultimi rimborsi (vis Screenshot)

La decisione del governo Draghi, emersa nel corso della cabina di regia sulla manovra in vista del Consiglio dei ministri di giovedì, propende verso lo stop definitivo del cashback. La misura, partita lo scorso gennaio, ha subìto una sospensione nel secondo semestre 2021 tra le proteste del Movimento 5 Stelle e del Pd, che tuttavia avevano ottenuto la promessa di un ritorno del bonus anti-evasione nel nuovo anno.

Il rimborso doveva riprendere il primo semestre 2022 e ha ancora a disposizione 1,5 miliardi. A nulla sono valsi dunque i tentavi del leader M5s, Giuseppe Conte, che premeva verso un ritorno della misura in questione. Inoltre anche il segretario Pd, Enrico Letta, ha parlato di una importante lotta per il mantenimento delle agevolazioni. Tuttavia, il premier Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco hanno propeso per l’eliminazione anche nei primi 6 mesi dell’anno.

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Stop al cashback: tutte le novità della legge di bilancio

Cashback
Mario Draghi non sembra intenzionato a rinnovare tale misura (Getty Images)

Nel corso della cabina di regia, il Premier ha discusso di un eventuale inasprimento dei controlli per ottenere il Reddito di cittadinanza e un taglio dell’assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro. La legge di bilancio conferma poi la proroga per il Superbonus al 110%. Il bonus facciate dovrebbe essere rinnovato per tutto il 2022, ma con una percentuale al 60%, rispetto all’attuale 90%.

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Sul fronte pensioni si prevede l’introduzione di Quota 102 solamente per un anno. La soluzione rifletterebbe la gradualità di un ritorno al sistema ordinario voluta da Draghi e allo stesso tempo mitigherebbe le problematiche di Quota 100. Il Presidente del Consiglio infine ha dichiarato di voler affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In tal senso il terzo settore rivestirà un ruolo importante. “Intendiamo sfruttare la collaborazione tra impresa sociale, volontariato, istituzioni pubbliche“, ha concluso il premier Mario Draghi.

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