Rave party a Marcianise, intervengono i Carabinieri: 80 identificati

Nel Casertano, nella zona industriali di Marcianise, i Carabinieri hanno bloccato un rave party abusivo con circa 80 persone 

rave party

Nella zona industriale di Marcianise, in provincia di Caserta, un gruppo di persone hanno organizzato un rave party, nella serata di ieri, in un capannone abbandonato. “I carabinieri e la Polizia, intervenuti tempestivamente, hanno bloccato l’iniziativa sulla scorta di un’attenta attività investigativa. Il blitz è proseguito per tutta la notte“.

Queste le parole del sindaco di Marcianise, Antonello Velardi. Il primo cittadino ha spiegato che i partecipanti erano circa un’ottantina. Tuttavia i Carabinieri sono riusciti ad identificarli e hanno proceduto ad allontanarli, accompagnandoli fuori dal Comune.

LEGGI ANCHE —> Bere troppo caffè è dannoso: quali sono le conseguenze

Rave party, il sindaco sollecita l’intervento della polizia municipale

rave party

Il sindaco di Marcianise, attraverso un post pubblicato su Facebook, ha sollecitato la polizia municipale ad accrescere l’attività di prevenzione. Inoltre, l’amministrazione ha contattato anche le organizzazioni degli agricoltori, storiche ‘sentinelle’ sul territorio, allo scopo di raccogliere ogni tipo segnalazione che potrebbe rivelarsi utile. I Carabinieri hanno poi denunciato alcuni dei partecipanti, provenienti anche da fuori regione, che non sono segnalati in zona. Questo conferma che l’attività di controllo delle Forze dell’ordine è molto efficiente.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Il Cacciatore 3, il protagonista dice addio: “Sono già uscito dalla serie”

Vivo è ancora il ricordo del rave party svoltosi nei mesi scorsi in provincia di Viterbo, con l’inevitabile coda di polemiche per i danni provocati“, ha dichiara il primo cittadino di Marcianise sui social. Inoltre il sindaco ha riferito di aver già chiamato il questore di Caserta, il dottor Antonio Borrelli, per ringraziarlo dell’attività compiuta. “Ci mancava soloil rave party: a Marcianise per le forze dell’ordine non c’è un attimo di tregua“, ha concluso Antonello Velardi.

Impostazioni privacy