Con il decreto Recovery, il Governo ha introdotto il bonus alberghi con lo scopo di incentivare l’intero settore nell’investimento in lavori di ristrutturazione.
Con il decreto Recovery il Governo ha introdotto un bonus su misura per gli alberghi e gli agriturismi. Lo scopo è agevolare l’intero settore nell’investimento in lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico, digitalizzazione, riqualificazione antisismica degli immobili e l’eliminazione delle barriere architettoniche e i lavori per le piscine termali.
Si tratterebbe, secondo le ultime notizie, di un superbonus all’80% di cui si potrà beneficiare fino al 2024 con un contributo a fondo perduto per la ristrutturazione degli hotel. Saranno poi assegnate delle risorse pari al 35% che serviranno ad avviare interventi tra i 500mila e i 10 milioni di euro.
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Bonus alberghi, come viene assegnata la misura
Il Governo ha deciso di assegnare la misura come un credito d’imposta per agenzie e tour operator pari al 50%. In base a quanto afferma il Sole 24 ore, le stesse società potranno ottenere anche un contributo a fondo perduto per un importo nel massimo di 40.000 euro. Tale ammontare potrebbe anche arrivare a 100.000 euro in alcune determinate ipotesi.
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Nel decreto dovrebbe esserci una apposita “Sezione Speciale Turismo” del Fondo di garanzia per le Pmi. Si tratta dunque delle piccole, micro e medie imprese, con un importo pari 100 milioni di euro. Sono anche previsti degli incentivi pari a 30.000 euro se le operazioni per la digitalizzazione delle strutture coprono almeno il 15% dell’investimento.
La cifra diminuisce a 20.000 euro se la richiesta al Fondo viene inviata da imprenditrici o da giovani under 35 e a 10.000 euro per le imprese del Sud. Il Superbonus dell’80% potrà essere utilizzato anche per finanziarie i lavori iniziati e non portati al termine prima dell’entrata in vigore del decreto. Questo sempre che sia possibile certificare l’avvio dei lavori dopo il 1° febbraio 2020.
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