Covid, aumentano i casi in Gran Bretagna e Francia

Il Covid ritorna a preoccupare l’Europa. Le nazioni più a rischio in questo momento risultano essere Gran Bretagna e Francia.

Covid
Boris Johnson, Primo Ministro della Gran Bretagna (Getty Images)

Nonostante il proseguimento della campagna vaccinale, il Covid non è ancora sconfitto. La variante Delta continua a preoccupare i virologi, che registrano ovunque un aumento dei casi. Al netto dell’impennata, non si registra dovunque la medesima risposta. Un esempio lampante è la Gran Bretagna, dove Boris Johnson ha deciso di riaprire al netto dell’aumento dei casi.

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Londra e dintorni infatti i casi nelle ultime 24 ore sono stati 44.104, con 73 decessi. Questi i dati diffusi dal governo britannico, che fotografano una realtà in continua evoluzione. Al momento il numero dei contagi registrano un aumento del 35,8% rispetto alla scorsa settimana. I decessi invece sono più che raddoppiati, con una crescita del 59,8%.

Covid, anche la Francia registra numeri importanti

 Macron
Il presidente francese ha da poco istituito il green pass (Getty Images)

Non va meglio oltremanica, con la Francia. Il ministro della salute, Olivier Veran ha annunciato infatti 21mila nuovi casi nelle ultime 24 ore. Durante l’intervento all’Assemblea Nazionale ha dichiarato come ci sia “un aumento dei ricoveri e diverse centinaia di persone vulnerabili“.

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Anche ieri il paese transalpino aveva annunciato un aumento esponenziale dei casi, tutti legati alla variante Delta. Sono ben diciottomila contro gli appena settemila della settimana scorsa. Per questo Macron ha deciso di istituire il green pass obbligatorio per cinema e musei: una misura che potrebbe essere introdotta anche nel nostro paese. Al momento si studia la soluzione migliore, dato che coesistono due fronti. Il primo è maggiormente restrittivo e vuole introdurre la misura in tutti i luoghi all’aperto, bar e ristoranti compresi. Il secondo invece è maggiormente permissivo e punta quindi a restringere la misura solo ai luoghi di maggior assembramento. La discussione è aperta anche all’interno del Governo, con Mario Draghi che dovrà necessariamente intervenire sul tema. Si saprà di più nelle prossime settimane.

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