Sondaggi Politici, aumenta il divario tra Fratelli D’Italia e Lega

Sono stati diffusi dei nuovi sondaggi riguardanti i partiti politici. In evidenza il distacco tra Fratelli D’Italia e Lega.

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Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (Getty Images)

Il primo partito italiano rimane Fratelli D’Italia. Lo schieramento di centrodestra guidato da Giorgia Meloni raccoglie il 20,8 per cento delle preferenze. Un miglioramento dello 0,2% rispetto alle scorse settimane. Della stessa percentuale cala la Lega, aumentando quindi la distanza tra le due formazioni politiche.

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A realizzare il sondaggio sono stati Tecné insieme all’Agenzia Dire. I dati raccolti riguardano un campione di 1000 cittadini, i quali hanno espresso le loro preferenze anche per i leader politici. Per Matteo Salvini si prospetta quindi una dura lotta per il predominio della coalizione di centrodestra, dopo aver avuto per mesi il primato delle preferenze.

Sondaggi politici, Draghi il politico più apprezzato

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Draghi in conferenza (Getty Images)

Guardando al resto dei partiti, il PD rimane stabilmente in terza posizione con il 19% delle preferenze. Cala ancora il Movimento 5 Stelle, nonostante la mediazione di queste settimane tra Beppe GrilloGiuseppe Conte. Tra le altre formazioni politiche Forza Italia rimane stabile al 9 per cento mentre continua a raccogliere consensi Azione, che si issa oltre il 3%.

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Riguardo la percentuale di apprezzamento dei personaggi politici, Mario Draghi rimane in testa con il 65,4%. Subito dopo il Presidente del Consiglio dei Ministri c’è la Meloni, preferita da quasi un italiano su due. Al terzo posto rimane Conte, seguito da SalviniLettaBerlusconi e Speranza. Cala per la prima volta la fiducia nell’esecutivo, con una leggera flessione della fiducia degli italiani. Un cittadino su tre inoltre ritiene pessima e inadeguata la condizione economica della propria famiglia, con la percentuale che sale al 43% per i nuclei formati da 4 individui. Solo l’1% ritiene che la sua condizione sia ottima. Due italiani su tre, infine, la ritengono adeguata ma questo dato cala al 56% se si interpellano i nuclei composti da almeno 4 persone. Dopo mesi di pandemia gli effetti della crisi continuano a farsi sentire.

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