Italia-Austria, azzurri in ginocchio o no: l’indiscrezione delle ultime ore

Stasera Italia-Austria per l’ottavo dell’Europeo e dopo il no di ieri c’è un retroscena emerso di recente: cosa faranno gli azzurri

Italia-Austria
Calcio d’inizio Italia-Galles con 5 azzurri solidali con il black lives ma (screen YouTube)

Italia sì, Italia no, cantavano Elio e le storie tese. Italia in ginocchio, prima no, poi sì. Anzi, calciatori accosciati, per essere precisi, in segno di solidarietà, quel sentimento che dovrebbe unire ma che può comunque fa scatenare polemiche.

Negli ultimi due giorni l’attenzione per l’ottavo di finale degli Europei Italia-Austria è stata rivolta alla questione se i calciatori esprimeranno il gesto di solidarietà per il movimento antirazzista black lives matter più che alle probabili formazioni.

Fino a ieri sembrava che la nostra Nazionale prima del match non avesse dovuto prendere parte alla piccola ‘cerimonia’ come invece contro il Galles hanno fatto solo 5 azzurri su 11, anche perché nulla era stato comunicato alla Uefa, neanche da parte della Federazione austriaca. Nelle ultime ore sembra che le cose siano un po’ cambiate e che il gesto ci sarà. Non c’è certezza ma nelle ultime ore il gruppo azzurro pare abbia optato per questa scelta.

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Italia-Austria, perché c’è incertezza sul comportamento di stasera

Castrovilli, Acerbi e Di Lorenzo ieri allo stadio di Wembley (Getty Images)

La certezza manca non solo perché non si conoscono le volontà di tutti i calciatori ma anche per una questione burocratica con la Uefa ma l’apertura del gruppo squadra è comunque un segnale importante. Una situazione ancora in bilico che comunque si credeva di stabilizzare dopo l’incertezza dell’ultima gara del girone dove metà squadra era rimasta in piedi.

In questi giorni non sono mancati i commenti tra gli ha ritenuto una figuraccia mezza squadra partecipante e mezza no ma soprattutto la decisione di non esprimere tutti solidarietà al movimento esploso in America lo scorso anno.

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Non sono mancati commenti che hanno preso una via di mezzo come quello di un signore del calcio, Carlo Ancelotti. Il neo allenatore del Real Madrid in un’intervista a Il Giornale ha detto che il problema del razzismo, molto presente nella nostra società, non si risolve restando in ginocchio per qualche secondo ma educando le nuove generazioni.

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