Partite Iva, rivoluzione per le tasse: cosa cambierà

Partite Iva, il vecchio sistema ritenuto obsoleto sarà modificato e sostituito con uno nuovo: le principali novità

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Foto sito Agenzia Entrate

Per il 30 giugno è atteso il documento della Commissione Finanza per la riforma fiscale dei lavoratori autonomi. Ma prima di questa data potrebbe arrivare una vera e propria rivoluzione. C’è una proposta della Lega sulla quale ci sarebbe la convergenza di parte della maggioranza, di Italia Viva e il Movimento 5 Stelle.

L’idea è di eliminare il sistema di saldo e acconto due volte l’anno e in sostituzione ci sarà il pagamento a rate ogni mese. Il calcolo dei soldi da versare al fisco avverrebbe quindi ogni mese, superando il sistema ritenuto obsoleto.

Questa però non è l’unica novità. Si starebbe pensando anche a un’uscita graduale dalla flat tax al 15% che riguarda i titolari di partite Iva con fatturato ogni anno oltre i 65mila euro per evitare una grande pressione fiscale quando si supera una soglia di incassi come ha spiegato la vice ministra dell’Economia Laura Castelli, in quota M5S.

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Partite Iva, cosa cambia

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Agenzia delle Entrate (Getty Images)

Il sistema attuale prevede che una prima tranche dell’acconto delle imposte sui redditi va pagata il 30 giugno e il 30 novembre e la novità potrebbe essere in vigore già prima di questa data e dunque pagare la prima tra giugno e dicembre e la seconda tra gennaio e giugno del prossimo anno.

Anche l’Istat ha espresso il proprio parere sulla proposta e ha spiegato che non serve copertura economica per realizzare la riforma. Lavoratori autonomi gestiscono le proprie prestazioni anche con le ritenute d’acconto ma in questo caso l’abolizione dovrebbe disporre di una copertura di 9 miliardi di euro.

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Ernesto Maria Ruffini, il direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate che aveva proposto l’abbandono dell’acconto, aveva proposto anche un diverso modo di calcolare quanto dovuto mentre il Parlamento dovrebbe mantenere la stessa modalità diluita in più mesi.

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