Novara, il camionista al telefono: “È successo un casino”

Il camionista che ha ucciso Adil in provincia di Novara, è di Caserta: cosa ha raccontato alla polizia sull’accaduto.

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Adil Belakhdim (via social)

A Biandrate, in provincia di Novara, all’ingresso del centro distribuzione Lidl, un sindacalista è molto a causa di un camion che lo ha travolto. La vittima si chiamava Adil Belakhdim, 37enne di origini marocchine e coordinatore SiCobas per la provincia di Novara. Il camionista, un 25enne della provincia di Caserta, è stato arrestato. L’uomo si è costituito a un equipaggio dei carabinieri dopo una fuga di alcuni chilometri ed è accusato di omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso.

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Secondo la ricostruzione dei carabinieri il camionista era in coda dietro ad altri mezzi, all’interno del centro di distribuzione dove si era formato un capannello di aderenti al sindacato SICobas. Stanco di aspettare, il giovane ha imboccato contromano la corsia di entrata compiendo alcune accelerazioni nonostante i manifestanti davanti al veicolo. Sul posto erano presenti due agenti in borghese della Digos che hanno cercato di fermarlo, ma il camionista ha proseguito la sua marcia investendo poi il sindacalista.

Caserta, il camionista che ha investito il sindacalista a Novara racconta cosa è successo

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Adil Belakhdim, il sindacalista ucciso a Novara (via social)

Dopo il fatto, il colpevole avrebbe chiamato un familiare sovrintendente della Polizia di Stato che gli ha consigliato di “tornare indietro, perché altrimenti passerai guai peggiori”. Il giovane allora si è costituito ai carabinieri. L’uomo lavora per un’azienda di Castellammare di Stabia (Napoli) che si occupa di cibi surgelati. Ogni settimana effettuava consegne al Nord per poi tornare a casa nel fine settimana. Adil Belakhdim è stato travolto dalle ruote del camion. I soccorsi sono stati immediati, ma per il 37enne non c’è stato più nulla da fare. Anche il Premier Mario Draghi ha espresso il suo cordoglio. “Sono molto addolorato, è necessario che si faccia subito luce sull’accaduto”. È intervenuto sull’accaduto anche il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “È inaccettabile che nel nostro Paese l’esercizio delle libertà sindacali possa mettere a rischio la vita”.

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A una settimana dagli scontri al presidio dei lavoratori della logistica di Lodi, il caso di Biandrate ricorda l’episodio accaduto nel 2016 a Piacenza. Abd Elsalam Ahmed Eldanf, un facchino di origine egiziana, fu travolto da un tir all’esterno di una ditta piacentina di logistica. “La morte di un sindacalista, investito durante un presidio sindacale, è un fatto gravissimo, inaccettabile, sul quale è necessario fare presto piena luce”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini. “Nella logistica si stanno verificando troppi episodi d’intimidazione e di violenza, che mettono seriamente in discussione le libertà sindacali. E questo avviene in un settore, dove anche per effetto del ricorso ad appalti e sub appalti, e dell’applicazione di contratti pirata, i diritti e le tutele fondamentali dei lavoratori sono continuamente calpestati, in un clima spesso da Far West”.

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