Whirlpool Napoli, nuova protesta dei lavoratori: domani presidio a Roma

Non si ferma la protesta dei dipendenti Whirlpool di Napoli. Dopo la chiusura dello stabilimento, i lavoratori hanno annunciato un presidio a Roma.

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Le proteste degli ex lavoratori della multinazionale (Getty Images)

La lotta dei lavoratori Whirlpool di Napoli non è ancora finita. Infatti gli ex dipendenti della multinazionale hanno annunciato un nuovo presidio, che stavolta avverrà a Roma. Infatti i lavoratori terranno un presidio in Piazza dei Santi Apostoli dalle ore 10, insieme a delegazioni di tutti gli stabilimenti delle altre città italiane. A comunicare la nuova manifestazione ci hanno pensato Fiom, Fim e Uilm, con deputati e senatori che interverranno durante il presidio.

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Come annunciano i sindacati, con la fine del ‘blocco dei licenziamenti’ i lavoratori rischiano di venir lasciati da soli. Inoltre i tre sindacati invitano la politica a fare qualcosa e nel comunicato si legge: “Dopo tante dichiarazioni chiediamo che le forze politiche si esprimano con i fatti, occorre fermare la multinazionale, occorre far ripartire la produzione nello stabilimento di Napoli e tutelare l’occupazione“.

Whirpool Napoli, continua la lotta dei lavoratori: “Le forze politiche facciano qualcosa”

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L’ultima manifestazione degli operai (foto pagina Fb Napoli non molla)

Quella di Roma non sarà di certo l’ultima protesta dei lavoratori Whirlpool di Napoli. L’ultima manifestazione risaliva al 5 maggio, quando i dipendenti della multinazionale si recarono a Capodichino insieme a Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania. Anche in quell’occasione Ricci chiese al Governo di difendere il diritto al lavoro.

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Alle parole del segretario Cgil si è accodato anche Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom Cgil Campania, che ricordò come sottrarre il lavoro a delle famiglie sia una forma di discriminazione. Ad appoggiare le proteste dei lavoratori ci ha pensato anche Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Infatti anche il primo cittadino partenopeo ha chiesto una risposta dal Governo, per salvaguardare il lavoro a decine di famiglie.

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