De Luca: “Rischiamo di giocarci l’estate, due criticità in Campania” – VIDEO

Regione Campania in zona gialla, il presidente De Luca fa il punto sulla situazione coronavirus a Che Tempo Che Fa in diretta da Fazio.

De Luca
De Luca e Fazio (CTCF)

Regione Campania in zona gialla. Da oggi sono consentiti gli spostamenti verso altre Regioni di fascia bianca o gialla, per spostarsi invece verso zone arancioni o rosse bisognerà essere muniti di green pass (ecco cos’è). Si torna tra i banchi anche per gli studenti delle scuole superiori, secondarie di secondo grado. Bar e ristoranti aperti fino alle 22 con servizio al tavolo anche a cena, purché all’aperto. Via libera anche per cinema, teatri e sale concerto: si apre con posti preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. Capitolo sport: consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Cosa ne pensa il presidente Vincenzo De Luca? Il governatore è stato ospite a Che tempo che fa per fare il punto sulla situazione coronavirus in Campania.

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De Luca a Che tempo che fa

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De Luca a Che Tempo Che Fa

Situazione complicata in Campania, prevale timore o fiducia? Così si apre l’intervista di Fabio Fazio con il presidente di Regione. De Luca non ha grossi dubbi: “C’è un elemento di preoccupazione, ma ritengo che siamo entrati in una seconda fase del Covid. Rispetto all’anno scorso oggi abbiamo i vaccini, poi abbiamo un Paese stremato che non regge più. Gli elementi di criticità sono rappresentati da due cose: la prima è che non abbiamo il quantitativo di vaccini sufficienti, l’elemento di preoccupazione che ho io è questo. Puoi aprire con un rischio calcolato, ma devi farlo con un quantitativo adeguato di vaccini altrimenti il rischio è grande. Il pericolo è che ci giochiamo l’estate.

Il secondo elemento di criticità è che ancora manca in Italia dopo un anno un piano specifico di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. La mia opinione detta in maniera brutale è che abbiamo un Paese abbandonato a se stesso. Gialla, rossa, arancione alla fine camminiamo per strada e troviamo tutti quanti in giro”.

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Questione ristoranti e coprifuoco

Sul controllo delegato alle autorità locali: “Si dovrebbe multare quelli che girano senza mascherina, contrastare gli assembramenti e procedere anche a misure penali. Per fare questo bisogna mettere in campo un piano specifico di impegno di decine di migliaia di donne e uomini delle forze dell’ordine per controllare il territorio. Il problema non è l’apertura del ristorante alle undici di sera, per me i ristoranti devono essere aperti e consentire dalle 23 alle 23.30 ai clienti di tornare a casa, esibendo magari la ricevuta fiscale. Il problema è la movida, le migliaia di ragazze e ragazzi che vanno in giro in maniera incontrollata. Il rischio è lì. La mia domanda è perché il Governo continua a non approvvigionarsi dei milioni di vaccini che pure sarebbero reperibili sul mercato al di là dei quattro vaccini commercializzati dall’Europa. Il Governo dorme in piedi”.

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