Covid, Italia in zona rossa fino a maggio: le misure del nuovo decreto

La situazione Covid-19 migliora leggermente in Italia, così Draghi è pronto ad estendere la zona rossa fino a maggio: tutte le misure del nuovo Dpcm.

Covid Italia Zona Rossa
La penisola resterà chiusa fino alla fine di aprile (Getty Images)

Spuntano indiscrezioni sul nuovo decreto pronto a limitare la diffusione del Covid-19 in Italia, con la penisola pronta a restare in zona rossa. Infatti stando alle indiscrezioni sul nuovo decreto, il paese manterrà le massime restrizioni fino al termine del prossimo mese. Sarà quindi abolita la zona gialla con le Regioni che saranno distribuite solamente in zona rossa e zona arancione. Già da lunedì più della metà del paese dovrà rispettare la massima zona di restrizioni.

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Ma il Premier Mario Draghi ha comunque affermato di essere pronto a rivedere le misure se la situazione dovesse migliorare. Infatti il Presidente del Consiglio ha fissato un check a metà aprile, per valutare le prime riaperture. Ovviamente ci dovranno essere le condizioni per permettere ad alcuni settori di riaprire. Inoltre durante la stretta il Governo darà un’accelerata alle vaccinazioni. Il premier infatti ha promesso che ad aprile si cercherà di procedere ad un passo da 500mila vaccinazioni al giorno.

Covid Italia, il paese resta in zona rossa: spunta l’obbligo vaccinale per operatori sanitari

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Il presidente del Consiglio sul nuovo decreto (Getty Images)

Nonostante la situazione sia in lieve miglioramento, il paese è destinato a rimanere in zona rossa. Una scelta di prudenza, che permetterà alle vaccinazione di proseguire in maniera più rapida, ma soprattutto che farà scendere contagi, ricoveri e tasso di occupazione in terapia intensiva. Inoltre Draghi sarebbe pronto ad imporre l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con i pazienti.

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La scelta di chiudere per un altro mese ha fatto alzare una polemica sterile partita dal fronte Lega. Infatti il leader Matteo Salvini ha definito ‘impensabile‘ chiudere tutto per aprile. Di tutta risposta, Draghi non le ha mandate a dire ed in conferenza stampa ha affermato: “Pensabile o impensabile lo decideranno i dati, adesso sappiamo qualcosa in più sul contagio e queste regole non sono campate per aria. E’ desiderabile riaprire, questo lo è anche per me, dopo di che quando, se e come dipende dai dati che abbiamo a disposizione“.

Infine ad appoggiare le scelte di Draghi ci hanno pensato le Regioni, nonostante il diverbio dell’ultima settimana. Infatti il Presidente delle Regioni, Stefano Bonaccini ha sottolineato come la scelta del premier sia coerente. Con una stretta finale ed una contemporanea accelerata delle vaccinazioni, l’Italia potrà finalmente pensare di uscire dalla terza ondata, che ha travolto nuovamente il paese ed ha riacceso l’emergenza.

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