Stripe, cos’è e come funziona l’app: può diventare la nuova Facebook

Stripe è la società di pagamenti digitali basata in California: l’app vale 95 miliardi e potrebbe diventare la nuova Facebook.

Stripe
Il logo dell’azienda che vale 95 miliardi (via web)

Stripe è una società di pagamenti digitali basata in California che, nell’ultimo round di finanziamenti, raccogliendo 600 milioni, ha raggiunto la cifra di 95 miliardi. Una cifra che permette a Patrick e John Collison, fondatori, di volare al primo posto delle aziende non quotata di maggior valore della Silicon Valley.

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Si tratta di un traguardo eccezionale se si pensa che i due fratelli irlandesi hanno superato i risultati ottenuti da Facebook e Uber prima del loro debutto a Wall Street. Gran parte del loro successo ha avuto luogo grazie al boom dell’e-commerce e delle transazioni online. La pandemia ha permesso alla società di spiccare il volo: il suo valore, infatti, è quasi triplicato in meno di un anno.

Come funziona Stripe?

Stripe
Il logo dell’azienda che vale 95 miliardi (via web)

La piattaforma di pagamenti, in costante aggiornamento, propone agli utenti di creare esperienze di pagamento personalizzate. L’app, in particolar modo, si rivolge a tutti: dalle piccole start-up alle grandi aziende.

L’ottimizzazione dei ricavi e l’eliminazione dei vecchi sistemi di pagamento l’ha resa tra le più scaricate ed utilizzate in questo periodo di pandemia. Si possono, inoltre, gestire i rischi e combattere le frodi con maggiore sicurezza.

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Non ci sono costi di attivazione e neanche canoni mensili: si paga solo al momento della transazione una piccola percentuale con rendicontazioni in tempo reale delle commissioni. Si tratta di un costo fisso e una percentuale sul valore della transazione: 1,4% + 0,25 euro per le carte europee mentre 2,9% + 0,25 euro per le carte non europee. La tariffa non varia da carta a carta, ma resta uguale per tutte. Non ci sono commissioni, inoltre, se l’addebito non va a buon fine.

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