Certificazione Unica 2021, si va verso la proroga: la nuova scadenza

Spunta la proroga per la Certificazione Unica del 2021. Andiamo a vedere la nuova scadenza richiesta a gran voce dai Consulenti del Lavoro a causa del Covid.

Certificazione UNica proroga
La nuova scadenza per la Certificazione Unica (via Screenshot)

Spuntano notizie incoraggianti da parte dell’Agenzia dell’Entrate, specialmente per quanto riguarda la certificazione unica 2021, visto che si ragiona per una proroga della scadenza dell’invio telematico delle CU. Si attende quindi la nuova data, con la scadenza che ad oggi è prevista al 16 marzo.

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Infatti sia Agenzia delle Entrate che Ministero dell’Economia e Finanze sono al lavoro per posticipare l’adempimento alla data del 30 aprile. A comunicare la nuova data ci ha pensato la nota dei Consulenti del Lavoro del 12 marzo, ma ad oggi si attende il comunicato del MEF. Andiamo a vedere cos’è la Certificazione Unica, le sue finalità, i suoi destinatari e quali sono gli elementi inclusi in essa.

Certificazione Unica, pronta la proroga: a cosa serve

Spid
Ingresso dell’Agenzia delle Entrate (Getty Images)

La Certificazione Unica non è altro che l’ex CUD ossia un documento di rilievo fiscale. Questo documento servirà ad attestare ufficialmente i redditi incassati nell’anno precedente dal lavoratore. Quindi questa certificazione deve essere rilasciato dal datore di lavoro ed è utile alla pratica della dichiarazioni dei redditi. Sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, già dallo scorso 15 gennaio 2021, i modelli 2021 delle dichiarazioni 730, certificazione unica, Iva e 770, con le correlate istruzioni.

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Per rispondere ai requisiti di legge, la Certificazione Unica deve possedere i seguenti requisiti richiesti dalla legge:

  • dati anagrafici del lavoratore o pensionato;
  • dati di chi emette la CU, ossia il sostituto d’imposta;
  • contributi previdenziali dovuti;
  • redditi incassati durante l’anno dal lavoratore;
  • trattenute IRPEF fatte valere, ossia le tasse pagate all’Agenzia Entrate per conto del lavoratore o pensionato;
  • possibili familiari a carico;
  • scelta di destinazione 8/5/2 per mille;
  • oneri detraibili e deducibili.

Il documento è essenziale e deve essere presentato dall’interessato insieme a tutta la documentazione per la dichiarazione dei redditi. Della parte tecnica si potrebbe occupare semplicemente il vostro commercialista o un consulente fiscale. Sul totale dei redditi dichiarati dal cittadino-contribuente, l’Agenzia delle Entrate quantificherà l’imposta da pagare ed i possibili rimborsi riconosciuti per le detrazioni fiscali.

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